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Torino:donna incinta insualta e picchiata si cerca l'aggessore

L’ultimo identikit dell’intolleranza a Torino ha il volto di un sessantenne, alto, con un paio di occhiali da sole, jeans e camiciotto blu a quadri. Da ieri pomeriggio lo cerca la polizia perché è accusato di aver aggredito e picchiato una donna incinta. Motivo? La donna non aveva raccolto i bisogni del cane che stava portando a spasso. Subito dopo l’aggressione – che è avvenuta in una via del centro, dietro piazza Vittorio – la donna ha chiamato la polizia. Un’ambulanza l’ha accompagnata al pronto soccorso del Maria Vittoria. Una visita ha scongiurato qualsiasi rischio per la gravidanza: resta la mandibola gonfia per il pugno ricevuto.
“Mi fa arrabbiare da morire perché è un’aggressione senza senso” ha raccontato stamani sulle pagine di Repubblica Torino Estefania Rodrigues, 20 anni, all’ottavo mese di gravidanza. “Non ho raccolto perché sono incinta e ho paura che sia pericoloso per la mia bambina, me lo ha detto il medico e l’ho anche spiegato a quel signore ma lui ha continuato a insultarmi. Diceva che ero solo una grande ignorante”.
Adesso la polizia sta cercando di dare un nome a quel volto descritto da Rodrigues che a Torino vive da anni insieme con il suo compagno, il regista Piero Passatore. Ma quel che le fa più male è che una donna che ha assistito alla scena – avvenuta in via Sineo – non è intervenuta, anzi l’ha accusata di guardare meglio il suo cane. “Ma il razzismo non c’entra anche se il colore della mia pelle è scura essendo figlia di una coppia di angolani e portoghesi. E’ proprio solo intollenza verso l’altro. Qualsiasi pretesto diventa un’occasione per attaccare il prossimo” racconta sconfortata. Un episodio che rimanda alla memoria la storia della donna marocchina insultata sulla metropolitana da un “leghista convinto” perché si era allontanata in presenza del cane dell’uomo.

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