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Thailandia, paura per la squadra intrappolata nelle grotte: "Dobbiamo trovare i bambini entro oggi. Speriamo siano vivi"

E’ cominciato con questo drammatico annuncio del governatore thailandese della provincia settentrionale di Chiang Rai il quarto giorno del dramma dei 12 ragazzi e dell’allenatore


BANGKOK – “Dobbiamo trovare i bambini entro oggi. Speriamo che siano vivi da qualche parte”. E’ cominciato con questo drammatico annuncio del governatore thailandese della provincia settentrionale di Chiang Rai il quarto giorno del dramma dei 12 ragazzi e dell’allenatore di una squadra giovanile di calcio intrappolati da sabato sera senza cibo e probabilmente infreddoliti nell’umidità delle grotte turistiche di Tham Luang allagate in certi tratti fino a 5 metri.

 L’ottimismo dei primi commenti di esperti militari e politici sembra diminuire col passare delle ore, anche se da ieri i soccorritori sono impegnati 24 ore su 24, e non solo di giorno come all’inizio. Anche la qualità delle strumentazioni tecniche è migliorata, nell’ultimo sforzo prima che i giovani tra gli 11 e i 16 anni finiscano le emergie del cibo consumato sabato scorso. Gli elicotteri hanno sorvolato la zona per cercare eventuali aperture di altre grotte inesplorate, assieme a due droni con i rilevatori del calore dei corpi.
Si impiegano anche veicoli sottomarini telecomandati azionati a distanza, oltre ai sommozzatori in difficolta’ per le acque troppo fangose dove immergersi per raggiungere la grande apertura dove prsumibilmente sono ancora rifugiati gli adolescenti della squadra “Accademia dei Cinghiali” e il loro allenatore di 25 anni. Di loro non si hanno finora segni se non quelli lasciati prima di addentrarsi in un luogo altamente sconsigliato durante le piogge monsoniche. Tra i familiari in preghiera e la folla in attesa di qualche notizia, sotto teloni per proteggersi dalle piogge c’erano anche alcuni membri della squadra che erano andati a casa subito dopo l’allenamento nel loro campo sportivo. “Non riesco a concentrarmi a scuola sapendo che i miei compagni sono lì, quindi sono venuto ad aspettarli”, ha detto Sonpong Kantawong, 14 anni, uno di quelli che si è salvato grazie a una madre previdente, che ha detto no alla gita nella foresta durante gli imprevedibili monsoni che durano più di 5 mesi.

 Nel frattempo oltre ai cerimoniali buddhisti si tengono attorno all’ingresso delle grotte anche rituali animisti condotti da sciamani delle popolazioni etniche del nord. Un gruppo di Lisu sta tentando di praticare un rito di invocazione degli spiriti per scoprire dove si trovano i 13 escursionisti prima dei droni col rilevatore termico.

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