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Testamento biologico, in vigore da sei mesi ma al Comune di Roma nessuno sa nulla

Viaggio con la telecamera nascosta negli uffici dell’Anagrafe di via Petroselli per depositare il documento con le proprie ultime volontà. Impiegati che cadono dalle nuvole, risposte tra l’imbarazzato e il laconico, rimpalli tra uffici. Ecco la testimonianza dell’avvocato Filomena Gallo dell’associazione Luca Coscioni 
Dall’Ufficio informazioni del Comune dicono di passare agli uffici del primo municipio, da lì dicono di recarsi dai vigili che smistano gli utenti dell’Anagrafe, negli uffici dicono che “su questa questione siamo ancora in alto mare”. Anche se sul sito del Campidoglio risulta scritto che la procedura è semplice, che basta recarsi sul posto e scoprire, ancora una volta, che la questione non sta proprio così. Dopo aver vagato un’ora e mezzo tra gli sportelli di via Petroselli il risultato è che nel Comune di Roma, nonostante la legge sia stata approvato in via definitiva nel dicembre 2017, ed è dunque una legge di Stato, depositare il proprio testamento biologico a Roma è ancora praticamente impossibile.

Testamento biologico a Roma: odissea tra gli uffici per un nulla di fatto

L’avvocata Filomena Gallo, segretario dell’Associazione Luca Coscioni, ci aveva già provato un mese e mezzo fa con lo stesso risultato fallimentare. Un paio di giorni fa ha fatto un nuovo tentativo e questo video girato con la telecamera nascosta testimonia il secondo nulla di fatto. Dipendenti pubblici poco informati che rimbalzano l’utente con informazioni vaghe e contraddittorie, imbarazzi, qualcuno gentile qualcun altro più sbrigativo, risposte laconiche. Anche il sito del Comune di Roma è contraddittorio e poco utile. L’avvocato Gallo è riuscita però ad ottenere un appuntamento per il prossimo 23 luglio e ha appreso che dovrà compilare un modulo per indicare il suo “fiduciario”, ovvero la persona che farà da ‘garante’ delle sue volontà testamentarie e dovrà portarlo con sé al prossimo appuntamento.
Il testamento biologico è stato approvato in via definitiva nel dicembre 2017 e prevede che ogni cittadino possa depositare in un ufficio pubblico le sue volontà sul fine vita. Milano ha aperto il suo sportello nel gennaio 2018, a Bologna ad aprile c’erano già 130 iscrizioni, persino a Ischia è arrivato a febbraio 2018.

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