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Terremoto devastante in Messico, 8,1. Allarme tsunami

E’ salito a 32 vittime il bilancio del terremoto di magnitudo 8.2 che ha colpito il Messico nella notte. Secondo quanto riferito dal presidente Enrique Pena Nieto, che ha parlato al termine di una riunione del Centro nazionale di prevenzione dei disastri: le vittime sono state registrate nello stato di Oaxaca, nel Chiapas e nello stato di Tabasco. La scossa è stata avvertita con molta forza anche a Città del Messico, in gran parte restata senza corrente. Molti i cittadini scesi in strada.
Si teme che il bilancio delle vittime possa aggravarsi. Ci sono ancora 4 persone intrappolate nell’hotel “Ane Centro”a Matias Romero, nell’Istmo di Tehantepec (Oaxaca). L’albergo, di sei piani, è crollato dopo il terremoto. Lo riferisce la protezione civile, precisando che l’hotel è crollato parzialmente ed è rimasto appoggiato su uno dei lati. Diversi i feriti mentre i soccorsi lavorano per rimuovere le macerie. Altri 5 ospiti dell’albergo sono stati tratti in salvo.
Nella vicina località di Juchitan è crollata una piccola chiesa, oltre al palazzo municipale, alcune abitazioni e negozi: si teme quindi che ci possano essere delle vittime. Il governatore dello stato del Chiapas, Manuel Velasco, aveva chiesto di evacuare le aree abitate della costa a seguito dell’allerta tsunami, poi rientrato all’alba, dopo il forte terremoto di questa notte in Messico avvertita con forza anche nella capitale.
Il governatore di Tabasco, Arturo Nunez, ha reso noto che una delle due giovani vittime è morta in seguito al crollo di un muro. Il secondo, un neonato, a causa del black out nell’ospedale in cui era ricoverato e quindi del blocco della macchina da cui dipendeva per respirare.
Molto forti anche le scosse di assestamento: se ne sono giù avvertite oltre 40. Le persone sono uscite dagli edifici nel sud ovest del paese. Il Servizio Sismologico Nazionale del Messico ha stimato in 8,2 Richter la magnitudo del terremoto che ha colpito il Paese ieri sera. Xyoli Perez, responsabile del Servizio, ha detto che si è trattato del sisma di maggior magnitudo mai registrato nella storia del Paese.
Anche se non in modo strutturale, alcune autostrade messicane hanno subito danni per il terremoto nella notte nel paese: lo rende noto Luis Felipe Puente, responsabile della protezione civile. A subire dei danni sono stati anche alcuni ospedali pubblici nello stato di Oaxaca, ha aggiunto Puente, precisando che i pazienti ricoverati sono stati fatti evacuare per poter valutare i danni. Sempre a Oaxaca, il terremoto ha d’altro lato provocato l’esplosione di una raffineria. Non ci sono stati feriti nè danni.
L’allerta tsunami era stato diramato ancche sulla costa occidentale di Messico, Ecuador, Nicaragua, Panama, Guatemala, Honduras, El Salvador e Costa Rica.
L’epicentro del sisma è stato registrato a 165 chilometri da Tapachula, al largo delle coste dello stato meridionale del Chiapas, ad una profondità di 35 chilometri. Anche gran parte di Città del Messico è restata senza luce.
Anche se distante dalla capitale, numerose persone hanno abbandonato le case e sono scese in strada al buio.
Circa 50 milioni di persone hanno avvertito la scossa: lo ha detto il presidente del Paese, Enrique Pena Nieto. In una breve dichiarazione a Televisa, il capo dello Stato ha invitato la popolazione a stare all’erta, in vista di possibile repliche nelle prossime 24 ore.
Venerdì 8 Settembre 2017 – Ultimo aggiornamento: 16:16

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