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Terremoto 5,1 in Molise e all'alba la terra trema anche nelle Marche

L’epicentro a 9 chilometri da Ancona.  Le scosse avvertite anche in Abruzzo, Lazio e Campania
Notte di paura, fuori casa, e di scosse continue in Molise, dove ieri sera, alle 20.19 la terra ha tremato forte. Una scossa di 5.1 è stata registrata a 4 chilometri da Montecilfone, in provincia di Campobasso. Questa notte, solo una è stata di magnitudo 3.1 (al’1.02 di questa notte con epicentro a 5 km da Montecilfone), tutte le altre hanno avuto una magnitudo inferiore a 2.5. L’ultima è stata registrata questa mattina alle 7.07 con magnitudo 2.5 a 6 km da Montecilfone (CB) e ad una profondità di 10 km.
E questa mattina la terra ha tremato anche nelle Marche. Una scossa di magnitudo 2.6 è stata registrata alle 6.12 sulla Costa Marchigiana Anconetana (Ancona). Il sisma è stato localizzato dall’Ingv ad una profondità di 8 km, con epicentro a 9 km da Ancona.
Ieri sera una forte scossa di terremoto è stata avvertita in Molise e in Abruzzo. La scossa, di magnitudo rivista a 5.1 (da 5.2), è stata registrata dalla sala Sismica Ingv-Roma alle 20.19. L’epicentro è a 4 km a sud est di Montecilfone, in provincia di Campobasso, a una profondità di 9 km. La gente si è riversata in strada. Avvertito anche a Roma, Bari e Napoli.
“Abbiamo sentito una scossa fortissima”, racconta il sindaco di Montecilfone, Franco Pallotta. “Sto andando a fare un sopralluogo in tutto il paese per vedere che cosa è successo”.
Oltre all’epicentro Montecilfone, la scossa ha colpito anche altri Comuni in provincia di Campobasso. I più vicini: Guglionesi, Palata, Larino, Tavenna.  Dopo il terremoto di magnitudo Ml 5.2 (Mw 5.1), numerose altre scosse sono state registrate dalla Rete sismica nazionale dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia in provincia di Campobasso. In particolare, informa una nota, alle 23 sono 27 i terremoti localizzati, otto dei quali di magnitudo uguale o superiore a 2,5. Alle 22:22 è stato registrato l’evento più forte, una scossa di magnitudo Ml 4.5 (Mw 4.4), localizzata 4 km a Sud Est di Montecilfone a una profondità di 9 km.
“Stiamo continuando ad analizzare i dati per capire le caratteristiche delle faglie che si sono attivate in questi giorni, fa sapere l’istituto. “La zona”, si legge ancora nel comunicato, “è poco conosciuta dal punto di vista sismico per una limitata documentazione della sismicità storica. Vogliamo precisare, comunque, che la faglia che sta provocando i terremoti di queste ore si trova a 10-15 km più a nord di quella che ha determinato i terremoti del 2002 di San Giuliano di Puglia, pur avendo caratteristiche simili (parliamo di faglie trascorrenti in entrambi i casi) Quelle di giovedì sera arrivano a meno di 48 ore dalla scossa di 4.7 registrata poco prima della mezzanotte di Ferragosto tra i Comuni di Palata e Montecilfone.
Paura anche a Campomarino, dove in tanti sono scesi in strada. La scossa di terremoto è stata avvertita distintamente e ci sono stati anche dei malori. Gli abitanti e i villeggianti si stanno raccogliendo in piazza, su esortazione della Protezione Civile. A Campomarino non si segnalano danni, mentre a Palata si registrano oggetti caduti nelle case, con piatti, bicchieri in frantumi e mobili spostati. Secondo una prima ricognizione, a Palata ci sono crepe nei muri e danni interni alle abitazioni.

Secondo quanto si apprende dalla Protezione civile del Molise, non sono ancora pervenute segnalazioni di danni.  Verifiche in corso da parte dei Vigili del fuoco con i sindaci di una ventina di Comuni, dopo che sono state segnalate “lesioni ad alcuni edifici”. Alla Protezione civile sottolineano che al momento non vengono segnalati feriti.
“Piccoli crolli ad Acquaviva Collecroce. Anche un lampione della pubblica illuminazione è caduto. La gente è tutta in strada, c’è molta paura”, ha dichiarato alle agenzie Francesco Trolio, sindaco di Acquaviva Collecroce. Che su Facebook annuncia l’apertura del campo sportivo per la notte e manifesta “necessità urgente di tecnici per stimare le lesioni”.

In Abruzzo a Vasto, San Salvo e nei paesi del Vastese interno centinaia di persone sono fuggite dalle loro abitazioni, uscendo per strada. Con loro anche i turisti che si trovavano all’interno degli hotel. Il sindaco di Vasto, Francesco Menna, ha convocato in municipio un vertice urgente con le forze dell’ordine per coordinare i sopralluoghi e coordinare eventuali emergenze.
Centralini dei Vigili del fuoco e dei carabinieri sono stati intasati dalle telefonate. Una donna a Termoli è rimasta bloccata in ascensore nel momento della scossa ed è stata ricoverata all’ospedale cittadino per il forte shock. Malore anche per una pensionata, a Petrella Tifernina. A Guardialfiera, è crollato il muro di un’abitazione in fase di ristrutturazione, lesionata dal sisma del 2002. Nel ristorante Miralago sono saltate piastrelle e sono comparse crepe sui muri. Le persone che stavano cenando all’interno sono scappate fuori di corsa. Il sindaco Vincenzo Tozzi è già in contatto con i Vigili del Fuoco per un sopralluogo. “La scossa è stata molto forte – ha commentato – siamo tutti in strada. Domani faremo delle nuove verifiche”.

Vigili del Fuoco

@emergenzavvf

5.2 (CB), al momento non sono pervenute richieste di soccorso, ne segnalazioni di crolli alle sale operative dei . Le squadre uscite in ricognizione hanno riscontrato per ora solo la caduta di alcuni cornicioni

Squadre di tecnici stanno raggiungendo la diga del Liscione e il viadotto sulla Statale 87 che attraversa l’invaso per ispezionare le strutture. L’invaso, costruito con una barriera in terra battuta, sarà monitorato dai tecnici di Molise Acque. Anas e Vigili del fuoco, invece, con l’ausilio di gommoni, dovranno ispezionare i piloni del viadotto, costruito negli anni Settanta.
“I molisani devono recuperare la tranquillità il prima possibile, perchè nonostante lo spavento legittimo e la paura per ora non si registrano che lievi danni e crepe e nessun ferito. La Protezione civile regionale sta coordinando tutto, è all’opera su tutto il territorio e pronta ad intervenire e a dare ogni conforto eventuale”, così il presidente della Regione Molise Donato Toma.
“Un terremoto molto simile in termini di natura a quello di San Giuliano di Puglia del 2002”, secondo il presidente dell’Ingv Carlo Doglioni. Precisa che si tratta “sicuramente di una faglia diversa” e che, secondo le prime stime, dovrebbe essersi mobilitata un’area di circa 10 chilometri quadrati. La zona colpita oggi si trova infatti 20 chilometri a Nord rispetto a San Giuliano di Puglia. La dinamica è simile, ha spiegato Doglioni, perché “si tratta di un fascio di faglie orientato in direzione Est-Ovest con un movimento di tipo trascorrente”, nel quale la crosta terrestre si muove in modo orizzontale.
La Polizia stradale di Vasto Sud ha effettuato una serie di controlli sul proprio tratto autostradale di competenza. In particolare, gli agenti hanno verificato i ponti sui fiumi Trigno e Biferno e la zona della frana che negli anni passati ha interessato il territorio di Petacciato. Al momento non sono state riscontrate criticità. I controlli proseguiranno anche nelle prossime ore con il supporto del personale della Società Autostrade spa.
Sospesa in via precauzionale, dalle 20.40 di questa sera, la circolazione ferroviaria su alcune linee per consentire la verifica dello stato dell’infrastruttura da parte dei tecnici di Rete Ferroviaria Italiana. Le tratte interrotte sono la Ortona – Foggia (sulla linea Adriatica) e la Vairano – Campobasso – Termoli. Nessun treno è fermo in linea.

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