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Taranto, 36 tartarughe appena nate finiscono per strada e non in mare: “Confuse dai lampioni”

Dopo la schiusa si sono dirette verso l’asfalto: solo due sopravvissute. E’ successo sulla spiaggia di Specchiarica. Il Wwf: “Fondamentale preservare luoghi di importanza naturalistica”


ARANTO – Hanno preso la via che le ha portate verso l’asfalto della litoranea jonico salentina invece che quella della sabbia e del mare. Sono morte così, schiacciate dalle auto in transito, 34 tartarughe appena nate e fuoriuscite da un nido sulla spiaggia di Specchiarica, a San Pietro in Bevagna (Taranto).

La schiusa è avvenuta attorno alle 22,30 di sabato 25 agosto in un sito che era di fatto sfuggito alle segnalazione di bagnanti, operatori e volontari. A trarre in inganno i piccoli esemplari sono state probabilmente le luci dei lampioni della strada che li ha attirati in luogo dell’acqua. Solo due esemplari si sono salvati, soccorsi con l’intervento dei responsabili della Lega Navale (sezione di Torre Colimena – Manduria) e del Wwf di Policoro, che coordina la tutela della specie caretta caretta nel Golfo di Taranto col progetto Euro Turtles.

“Da quello che si è notato, può trattarsi di una prima schiusa – spiega Antonio Colucci, dell’Oasi Wwf di Policoro – ai numeri standard di deposizione, le prossime potranno essere scenario di ulteriori emersioni dal sito di deposizione. Quest’incidente ci ricorda come sia fondamentale preservare almeno quei pochi luoghi che per storia e rilevanza ambientale, come Salina Monaci e le dune di Torre Colimena, confermano la loro importanza naturalistica”.

La speranza ora è che ci siano nuove schiuse (i nidi arrivano a contenere oltre 70 uova) che possano far raggiungere il mare ad altre piccole tartarughe

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