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Tap, è il giorno dei lavori. Imbarazzo dei Cinque Stelle: Conte convoca parlamentari e consiglieri pugliesi

I politici contestati in Salento per la ripresa del cantiere per il gasdotto sono stati chiamati a rapporto dal premier. La nave che dovrà svolgere i primi interventi è a Brindisi, scortata dalle forze dell’ordine


Parlamentari Cinque Stelle pugliesi e consiglieri regionali a rapporto dal premier Giuseppe Conte sulla questione del gasdotto Tap. A Roma qualcosa si muove mentre il Salento è imminente la ripresa dei lavori di realizzazione dell’infrastruttura energetica che porterà in Europa il gas Dell’Azerbaijan, con approdo a Melendugno, in provincia di Lecce.

L’incontro tra il presidente del Consiglio e una delegazione dei pentastellati pugliesi dovrebbe avvenire in tarda serata, dopo il Consiglio dei ministri che discuterà della Manovra. Del gruppo che incontrerà il premier dovrebbero fare parte la capogruppo dei grillini in Consiglio regionale, Antonella Laricchia, e i colleghi Cristian Casili e Antonio Trevisi nonché alcuni parlamentari eletti in Puglia. Insieme a loro ci sarà anche il sindaco di Melendugno, Marco Potì

All’inizio di agosto il presidente del Consiglio aveva ricevuto il sindaco di Melendugno, Marco Potì, per capire le ragioni per cui la comunità locale si oppone da anni al progetto del gasdotto. Il primo cittadino aveva consegnato un voluminoso dossier e Conte aveva assicurato che uno staff della Presidenza del Consiglio avrebbe studiato il progetto per valutarne eventuali criticità. A distanza di due mesi, però, nessuna notizia è arrivata da Roma al Salento. Né Tap ha ricevuto dal Governo rassicurazioni formali sulla “copertura politica” dell’opera, atteso che la multinazionale è in possesso delle autorizzazioni alla realizzazione, rilasciate nelle precedenti legislature.

Sul tema gasdotto è in atto un duro scontro tra il Movimento Cinque Stelle, che in campagna elettorale aveva promesso di bloccare la costruzione, e la Lega, che vuole andare avanti velocemente. La ministra del Sud, Barbara Lezzi, di nuovo pochi giorni fa ha ribadito a Radio Capital che non considera il gasdotto un’opera strategica e che “se la Lega non fosse stata per il sì avremmo già agito”.

Intanto in Salento sembra imminente il riavvio dei lavori. La nave Adhemar de Saint Venant – che dovrà svolgere i primi interventi in mare davanti alla spiaggia di San Basilio di San Foca – si prepara a partire dal porto di Brindisi. Alla banchina di Costa Morena fervono le attività e sono già presenti le forze dell’ordine, chiamate a garantire l’ordine pubblico in vista della manifestazione No Tap che si svolgerà dalle 14 alle 16.

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Nessun movimento, invece, presso il cantiere terrestre, probabilmente a causa dell’imminente incontro romano del pomeriggio, dal quale potrebbero arrivare indicazioni politiche più certe sul gasdotto. I lavori dovrebbero comunque cominciare in zona Masseria del Capitano, dove è prevista la realizzazione del terminale di ricezione, considerato che l’area di San Basilio (su cui si è lavorato nei mesi scorsi e dove avvennero le proteste) è bloccata dall’ordinanza del sindaco, che vieta le attività a causa del presunto inquinamento dei pozzi. Mentre la zona di località Le Paesane è ancora sotto sequestro, in virtù delle disposizioni della Procura di Lecce.
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