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Svolta in Germania, accordo su Grande Coalizione

Berlino – Ventuno ore – un record persino per la campionessa delle maratone negoziali Angela Merkel – ma alla fine l’accordo politico per una terza Grande coalizione c’è. E la cancelliera è salva: nel caso di nuove elezioni la sua ricandidatura da parte della Cdu non sarebbe stata scontata. I cristianodemocratici, la Csu e la Spd sono riusciti a buttare giù una trentina di pagine di intesa per il governo Merkel dei prossimi quattro anni, i cui dettagli verrano rivelati nelle prossime ore.
Al di là del difficile lavoro delle settimane a venire, quando i tecnici dovranno mettersi al lavoro per definire il cosiddetto “contratto di coalizione” – in Germania è estremamente vincolante e in campagna elettorale i punti non realizzati diventano puntualmente un argomento di discussione – un ostacolo maggiore per le nuove larghe intese c’è ancora e si chiama Spd.
Un congresso, fissato per la prossima settimana, e un referendum successivo alla definizione del contratto di coalizione dovranno approvare l’intesa e il compito non facile di Martin Schulz dovrà essere quello di convincere delegati e iscritti che una nuova coabitazione con Merkel è cosa buona e giusta, per i socialdemocratici e per la Germania. Nei giorni scorsi i Giovani della Spd erano tornati all’attacco annunciando battaglia al congresso. Lo stesso Schulz si era imbullonato all’opposizione un minuto dopo i risultati elettorali di settembre e si è dovuto lanciare in una spericolata inversione a U dopo il fallimento di Giamaica.
L’intesa è comunque una vittoria per la Merkel, dopo la grave disfatta dello scorso inverno, quando aveva tentato di mettere insieme per la prima volta nella storia tedesca una coalizione a tre, tra conservatori, verdi e liberali. In un sondaggio dei giorni scorsi i tedeschi l’avevano elogiata per la sua reputazione internazionale in un mondo sempre più

stabile ma ne avevano criticato la proverbiale tendenza al tentennamento. A volte, però, la pazienza della cancelliera diventa una virtù, come in questa lunghissima trattativa con la Spd, restia a imbarcarsi in un alleanza che le ha sempre rosicchiato margini di consenso.

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