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Sul web diventa virale video test con tampone anale sviluppato in Cina

È stato recentemente rivelato che in Cina, il Paese in cui sono stati registrati i primi casi di Covid nel 2019, è stato escogitato un modo “più accurato” per rilevare il coronavirus, stanando le tracce del virus nel lato b.

Un video che mostra come viene eseguito il tampone anale per rilevare la presenza del coronavirus su un manichino e non su un vero paziente, sta diventando virale sui social, sullo sfondo delle notizie in base a cui “migliaia di persone in Cina” sono già state sottoposte a questa procedura.

NEW – China demonstrates how to perform an #COVID19 anal swab sample collection. Passengers on a flight to Beijing were taken to a hotel where they were subjected to anal swabs.pic.twitter.com/PFyuZgJguS

— Disclose.tv 🚨 (@disclosetv) January 29, 2021

Il filmato mostra un presunto operatore sanitario cinese che inserisce un batuffolo di cotone all’interno dell’ano di un manichino in pigiama, posto in una posizione piuttosto compromettente con le gambe e le braccia aperte per consentire una ripresa migliore. L’uomo gira leggermente il tampone prima di estrarlo e metterlo in una provetta.

L’intera procedura non richiede molto tempo e si ritiene che mostri risultati più accurati nel caso in cui il virus non possa essere rilevato nel tratto respiratorio ma resti nel tratto digerente o negli escrementi.

Non è immediatamente chiaro se il video sia una dimostrazione ufficiale della procedura o solo una possibile ricostruzione del test, in quanto l’origine non è chiara.

Secondo i social, i tamponi vengono ora ampiamente utilizzati negli aeroporti cinesi, e vengono utilizzati anche per gli stranieri in arrivo.

​Le linee guida della Commissione sanitaria nazionale cinese rivelano che i tamponi anali dovrebbero essere somministrati da 3 a 5 centimetri all’interno dell’ano della persona testata con uno strato di cotone imbevuto di soluzione salina.

Questo test non è obbligatorio ma è stato utilizzato dallo scorso anno in tutti gli hotspot del coronavirus in Cina e nei principali snodi dei trasporti come Shanghai.

Secondo un articolo di Newsweek, con riferimento ad un infettivologo cinese, Pechino si è posta l’obiettivo di testare tutti i suoi 21,5 milioni di residenti utilizzando tutti i metodi disponibili. Il tampone anale non fa eccezione in questo caso.

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