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stat, record di occupati a termine: sono 2,8 milioni

I dati dell’istituto di statistica relativi al terzo trimestre dell’anno. È il picco più alto dal 1992, quando è iniziata la rilevazione. Disoccupazione stabile all’11,2%

MILANO – Nel terzo trimestre dell’anno è cresciuto ancora il numero degli occupati, di circa 79 mila unità, ma l’incremento si deve prevalentemente ai dipendenti a termine, che risultano 2 milioni e 784 mila, il dato più alto  dall’inizio della serie, avviata nel quarto trimestre del 1992.
Complessivamente i dati trimestrali riflettono quanto già emerso nelle rilevazioni mensili. Il tasso di disoccupazione è rimasto stabile all’11,2%, lo stesso livello del trimestre precedente, quando si è toccato il valore più basso dal quarto trimestre del 2012. A confronto con l’anno prima invece la disoccupazione diminuisce di 0,4 punti.
Tornando ai numeri assoluti come detto nel terzo trimestre l’occupazione presenta una nuova crescita congiunturale, cioè rispetto al trimestre precedente, di 79 mila occupati, pari ad un +0,3%, dovuta all’ulteriore aumento dei dipendenti (+101 mila, +0,6%), soltanto nella componente a tempo determinato a fronte della stabilità del tempo indeterminato, il cui numero è sostanzialmente invariato rispetto al trimestre precedente. Continuano invece a calare gli indipendenti, come imprenditori e liberi professionisti.  (-22 mila, -0,4%).
LA CRESCITA SUL 2016: +303 MILA OCCUPATI, SOPRATTUTTO A TERMINE
Se si guarda invece ai dati tendenziali, cioè in rapporto al terzo trimestre del 2016, il trend è simile. La crescita degli occupati è pari a 303 mila unità, risultato di una crescita di 402 mila occupati tra i dipendenti e di una flessione di 99 mila tra gli indipendenti. Tra i dipendenti salgono di 342 mila unità i posti a termine, di 60 mila quelli stabili.

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