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Stadio della Roma, si indaga su 400 mila euro di contributi: 250 mila alla Lega, 150 mila al Pd

Versati dal costruttore Parnasi. Nel filone è indagato per finanziamento illecito il tesoriere dem e deputato, Francesco Bonifazi


Sono in totale 400 mila euro i contributi alla politica su cui la Procura di Roma sta indagando nell’ambito della vicenda del nuovo stadio della Roma. Soldi che il costruttore Luca Parnasi ha dato anche alla onlus «Più Voci», vicina alla Lega (250 mila euro nel 2015), oltre che alla Fondazione Eyu (150 mila euro nei mesi scorsi), legata al Pd. Nel filone è indagato per finanziamento illecito il tesoriere del Pd e deputato, Francesco Bonifazi. Al vaglio la posizione del tesoriere della Lega Giulio Centemero. L’attività di indagine dei pm di piazzale Clodio negli ultimi giorni ha subito un’accelerazione in vista della chiusura delle indagini che potrebbe arrivare in autunno. Parte delle carte su questo filone delle indagini è stata nelle scorse settimane inviata dai pm capitolini ai colleghi della Procura di Genova che indagano sui fondi della Lega.

L’intercettazione ambientale della conversazione tra il costruttore Luca Parnasi e il tesoriere del Pd Francesco Bonifazi, nella quale i due parlano di finanziamento in vista delle elezioni politiche, è stata captata nell’ufficio da deputato di Bonifazi, ambiente coperto da immunità parlamentare e per questo motivo l’atto sarebbe inutilizzabile. Dell’incontro con Bonifazi ha parlato ieri ai pm lo stesso Parnasi nel corso del terzo interrogatorio dall’inizio dell’inchiesta sullo Stadio della Roma. Nel corso dell’atto istruttorio, durato poco più di un’ora, non si è affrontato il capitolo Lega ma gli inquirenti si sono soffermati sull’intercettazione ambientale dove sono carpiti i dialoghi dell’incontro tra il costruttore, Bonifazi e Domenico Petrolo di «Eyu» svolto prima delle elezioni del 4 marzo. «Ho avuto vari colloqui con Bonifazi – ha sostanzialmente detto l’imprenditore – sia in luoghi istituzionali che altrove». Nel corso dell’interrogatorio il costruttore avrebbe ammesso che quel dialogo è avvenuto negli uffici di parlamentare di Bonifazi.

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