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Spaghetti all’acqua pazza, l’antica ricetta napoletana amata da Totò. Il primo di pesce più buono e veloce che c’è. Solo 3 ingredienti

Pesce, pasta e pomodorini, tre soli ingredienti per realizzare un piatto davvero eccezionale: Gli spaghetti all’acqua pazza. Un primo della tradizione campana che nasce come piatto povero, realizzato dai pescatori con gli scarti del pesce di vendita. Questo piatto infatti veniva realizzato con i pesciolini più piccoli e quindi difficile da vendere. Oggi si prepara con pesci più pregiati com l’orata ma può essere cucinato con qualsiasi tipo di pesce che avete comprato o scongelato. Stando alla tradizione, si dice che gli spaghetti all’acqua pazza fossero il piatto preferito dal celebre Totò perchè sentiva tutti i sapori di Napoli e del mediterraneo. Vediamo quindi come realizzare facilmente questo goloso piatto.

Spaghetti all’acqua pazza, Ingredienti

  • Spaghetti 400 g
  • Orata 800 g
  • Pomodori di Pachino 500 g
  • Cipolle ½
  • Aglio 1 spicchio
  • Vino bianco secco 50 ml
  • Prezzemolo da tritare q.b.
  • Olio extravergine d’oliva q.b.
  • Sale fino q.b.
  • Pepe nero q.b.

PER IL FUMETTO

  • Vino bianco secco 100 ml
  • Cipolle ½
  • Porri ½
  • Aglio 1 spicchio
  • Acqua q.b.
  • Olio extravergine d’oliva q.b.
  • Prezzemolo da tritare q.b.
  • Pepe nero in grani q.b.
  • Sale fino q.b.

COME PREPARARE GLI SPAGHETTI ALL’ACQUA PAZZA

Non vi spaventate per tutti questi ingredienti, in realtà gli spaghetti all’acqua pazza sono è più facili da realizzare che da raccontare. Iniziamo quindi dalla pulizia dell’orata o di farvela pulire, conservando però gli scarti che dovranno essere utilizzati per realizzare il fumetto. Quindi prendete il pesce e sciacquatelo bene sotto acqua corrente in modo da eliminare eventuali tracce di sangue, togliete anche la testa e tagliate i pezzi di pesce in filetti e quindi a cubetti. Mettete il pesce tagliato a cubetti da parte

Adesso passiamo alla preparazione del fumetto usando gli scarti dell’orata tranne l’intestino. Quindi facciamo riscaldare un filo d’olio in una padella dai bordi alti e aggiungiamo la cipolla tagliata a fettine sottili, il porro e l’aglio. Quando si saranno rosolati per un paio i minuti uniamo anche gli scarti del pesce e facciamo rosolare anche loro. Infine versiamo anche il vino e facciamo sfumare prima di aggiungere l’acqua.

Aggiustate il tutto di sale, di pepe e finite con una spolverata di prezzemolo tritato fresco. Ricpriamo la pentola con un coperchio e laciamo il fumetto in cottura per almeno mezz’ora. Quando il fumetto sarà pronto, fate passere il brodo ottenuto attraverso un colino dalle maglie strette. Se volete un sapore più deciso e saporito, potete anche frullare tutto, compresi gli scarti del pesce, prima di passare il tutto attraverso il colino.

Una volta preparato il fumetto, mettetelo da parte perchè ci servirà per preparare il sughetto all’acqua pazza. Nel frattempo mettete sul fuoco una pentola con abbondante acqua salata dove andremo a cuocere i nostri spaghetti. Intanto lavate bene i pomodorini e tagliateli a metà. Quindi prendete una padella bella capiente e fate rosolare in un filo d’olio, la cipolla tagliata a fettine sottili e lo spicchio di aglio ( se volete un piatto più leggere andrà bene anche solo l’aglio) quando saranno belli dorati, aggiungete i pomodorini e lasciatoli cottura giusto un paio di minuti.

Infine aggiungete ai pomodorini anche i cubetti di filetto di prata e sfumiamo il tutto con del vino bianco. Quando l’acool sarà evaporato, iniziate ad aggiungete i mestoli di fumetto bello caldo. Aggiustate di sale e di pepe e unite anche il prezzemolo tritato. Scolate gli spaghetti al dente e versateli direttamente nella padella con il sugo di pesce. Alzate la fiamma al massimo e amalgamate il tutto facendo rapprendere il sugo. Quando gli spaghetti saranno pronti, spegnete e impiattate. I nostri spaghetti all’acqua pazza sono pronti per essere serviti. Attenzione, come già detto non è necessario usare l’orata per questa ricetta. Branzino, gallinelle, merluzzo andranno comunque bene.

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Spaghetti all'acqua pazza

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