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Sotto l’hashtag #noncisiamo nasce, da un gruppo di "change maker" Mamme e influencer contro il silenzio

Sotto l’hashtag #noncisiamo nasce, da un gruppo di “change maker” torinesi, una campagna di sensibilizzazione dedicata a bambini e famiglie un progetto di partecipazione al dibattito pubblico per tutelare i diritti di bambini, famiglie, mamme e papà dopo il discorso pubblico della ministra all’Istruzione Lucia Azzolina che ha prospettato un rientro a scuola a settembre con una grande parte di didattica ancora, dopo quattro mesi, a distanza. Le misure adottate non funzionano: da qui l’idea di Francesca Fiore e Sarah Malnerich in arte e sui social media Mammadimerda (FB @Mammadimerd) cui si è aggiunta l’avvocata e attivista Cathy La Torre (FB @latorre.cathy#), Carlo Tumino, blogger di Papà per Scelta (FB @Papaperscelta ), Karole Di Tommaso (regista, tra gli altri, di Mamma + Mamma), Sofia Vineis (educatrice professionale e counselor sistemica) e la giornalista, produttrice media e attivista Cristina Sivieri Tagliabue (FB @cristinastag) di dare vita a un movimento attraverso i social che arrivi fino ai palazzi dei ministeri e sollevi di nuovo un tema rimasto finora nell’ombra. “Un movimento spontaneo senza alcun pregiudizio, all’interno del quale ci si è interrogati e si continua a farlo per avere risposte sul quotidiano e delineare gli scenari futuri, dove si è lavorato tutti insieme, ciascuno con le sue competenze, per i bambini, i grandi assenti dal panorama dei #CoronavirusDays”. Nel video parlano i bambini dall’oscurità nella quale sono stati confinati dicendo “non ci siamo”.

Mamme e influencer contro il silenzio che avvolge l’infanzia

Riprende l’iniziativa Marco Grimaldi,  Capogruppo Liberi Uguali Verdi. “Una grande assenza ha lasciato molti e molte con l’amaro in bocca dopo le ultime parole del Premier Conte: una riflessione su scuola, servizi educativi e infanzia. Perché non riusciamo, come si sta facendo in altri Paesi, a immaginare una riorganizzazione dei tempi e degli spazi educativi che non coincida con la chiusura totale e perpetua dei bambini e dei ragazzi nelle loro case?”

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