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"Siamo cercatori di un futuro". L'omelia di Zuppi in cattedrale

“Tutti abbiamo bisogno di un Natale vero, perché siamo tutti uomini dell’attesa, cercatori di futuro, come quei pastori che si misurano con se stessi avvolti dall’immensità del cielo”.  E’ il passaggio decisivo del messaggio di Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna, nell’omelia della messa della notte di Natale celebrata nella cattedrale di San Pietro.
“La sofferenza – ha spiegato ai fedeli -cerca consolazione e ha diritto a questa, non alla morte; il giovane cerca il suo futuro e ha diritto alla cultura e al lavoro, non al precariato o alla disillusione; il vecchio cerca quello che non finisce ed ha diritto al futuro e alla custodia premurosa della sua debolezza; l’uomo vuole quello che non delude, la vittima cerca la pace. Nel cuore di ogni uomo c’è sempre un desiderio. Oggi Dio sancisce il diritto all’amore e lo affida a noi”.
“Quanta commozione suscita il Natale, più forte delle abitudini e della diffidenza. Nonostante le tante incrostazioni, Natale ci permette di superare distanze e incomprensioni, di guardare con meno distrazione e fretta il mondo intorno, fosse solo per fare sentire la nostra vicinanza e il nostro desiderio di umanità e di pace mandando gli auguri. Genera tanta speranza di amore in un mondo che è assetato di vita e di notizie vere. Il povero e semplice mistero del Natale riesce a farsi largo tra le nostre tante interpretazioni su noi stessi, che spiegano tutto ma non cambiano la vita e non generano nulla di nuovo. Natale – ha concluso Zuppi – non è un dovere ma una gioia grandissima, e ci sorprende sempre come fosse la prima volta, ci intenerisce proprio perché solo amore”.

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