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Si è dimesso Paolo Giordana, capo di gabinetto di Appendino: aveva fatto togliere la multa a un amico

La sindaca: “Mi dispiace, al primo posto c’è l’interesse della città”

Paolo Giordana capo di gabinetto della sindaca di Torino Chiara Appendino si è dimesso dopo la pubblicazione delle intercettazioni delle telefonate in cui chiedeva al presidente di Gtt Ceresa di togliere una multa a un amico.
“Sono convinto della correttezza del mio operato e lo dimostrerò nelle sedi opportune. Mi preme, più che ogni altra cosa, tutelare la Città di Torino e l’Amministrazione. Per questa ragione ho prontamente rassegnato le dimissioni nelle mani della Sindaca” ha dichiarato Giordana. Chiara Appendino ha replicato “Accetto le dimissioni di Paolo Giordana, sono umanamente dispiaciuta per la persona, lo ringrazio di aver messo al primo posto l’interesse della Città” Interpellato a margine della marcia per le Regionali il leader M5s Luigi Di Maio ai cronisti risponde: “Le dimissioni di Giordana? Si commentano da sole”. Chi fa errori come questo va fuori.
In mattinata Giordana era stato interrogato per oltre tre ore dai magistrati della Procura di Torino per un altro scandalo in cui è coinvolto la vicenda del non inserimento di un debito nei confronti di una società la Ream nel bilancio del Comune di Torino per cui è indagato, insieme alla sindaca Chiara Appendino e all’assessore Sergio Rolando per concorso in falso in atto pubblico. Proprio nell’ambito di quello scandalo è stata intercettata la telefonata che ha portato alle sue dimissioni.
Dopo l’interrogatorio, in cui era assistito dall’avvocato Luigi Chiappero, Giordana è uscito da una porta laterale del Palazzo di Giustizia evitando i giornalisti

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