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SCOSSA DI TERREMOTO MAGNITUDO 4.2 IN MOLISE, FINO A PESCARA

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ACQUAVIVA COLLECROCE – Il terremoto di magnitudo 4.2 in Molise è stato 1.500 volte meno forte rispetto a quello di magnitudo 6,5 avvenuto il 30 ottobre 2016 a Norcia.
Lo ha detto all’Ansa il presidente dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), Carlo Doglioni. “Eventi di magnitudo simile, ossia compresa fra 4 e 5, in Italia sono circa una ventina ogni anno. Non sono quindi eventi rari, ma meritano comunque una costante attività di controllo e attenzione”.

TERMOLI – Una scossa di terremoto di magnitudo 4.2 è stata registrata stamattina poco prima delle 12 in Molise.
L’epicentro è stato localizzato dall’Ingv ad Acquaviva Collecroce, in provincia di Campobasso.
Testimoni a San Giacomo degli Schiavoni, altro comune della provincia molisana, secondo quanto battuto dall’Ansa sono in lacrime e sono tutti scappati di casa.
La scossa è stata avvertita anche in Abruzzo fino a Pescara.
Le città più vicine all’epicentro sono San Severo (Foggia), Chieti, Foggia, Pescara, Benevento e Montesilvano (Pescara).
“Ho appena parlato con il sindaco di Guardialfiera (Campobasso), hanno sentito la scossa ma non c’è nessun problema”. Così il presidente uscente della Regione Molise, Paolo Frattura, spiega all’Ansa le prime telefonate fatte sul territorio.
Anche il sindaco di Larino, Vincenzo Notarangelo, spiega che “noi qui non abbiamo sentito niente, qualcuno solo un leggero tremore ma non dovrebbero esserci problemi”.

“EVENTO DIVERSO DA QUELLO DEL CENTRO ITALIA”

Il terremoto di magnitudo 4.2 avvenuto oggi in Molise non rientra nella sequenza sismica iniziata il 24 agosto 2016 nell’Italia centrale. “È un evento nuovo”, ha detto all’Ansa il presidente dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), Carlo Doglioni.
Anche la faglia segue un comportamento diverso rispetto ai terremoti della sequenza di Amatrice perché è molto più profonda e segue un movimento orizzontale.

PAURA IN VASTA AREA MA NESSUN DANNO

Dai cittadini di Campobasso nessuna richiesta di intervento al centralino dei Vigili del fuoco a seguito della scossa di terremoto di magnitudo 4.2 che si è registrata alle 11.48 con epicentro ad Acquaviva Collecroce (Campobasso). Il forte sisma è stato avvertito, dicono dalla sala operativa, soprattutto sulla costa e nell’immediato entroterra. La terra ha nuovamente tremato alle 12,05 nella zona di Montecilfone (Campobasso). La magnitudo registrata è stata di 2.4.
SCOSSA AVVERTITA ANCHE NEL FOGGIANO
La scossa di terremoto di magnitudo 4.2 che stamane è stata registrata in Molise è stata avvertita anche in alcune zone di confine con la Puglia, ma non si registra finora alcun danno né alle cose né alle persone.
Lo si apprende dalla Protezione civile regionale pugliese che ha verifiche in corso. Alcune persone – a quanto viene riferito – hanno chiamato i numeri di emergenza per segnalare l’evento, ma dopo qualche momento di paura la situazione è tornata subito alla normalità.
VERIFICHE AD ACQUAVIVA COLLECROCE
Il Comune di Acquaviva Collecroce e le forze dell’ordine stanno effettuando controlli al patrimonio immobiliare nella zona dell’epicentro della scossa di oggi nel Basso Molise. Al momento non si segnalano danni, ma le verifiche continuano. Secondo quanto si è appreso dalle forze dell’ordine presenti, l’effetto della scossa, che sulla direttrice di Acquaviva è partita da 31 chilometri di profondità, si è sentito più sulla costa che nella zona dell’epicentro. Ad Acquaviva la scossa si è distinta nettamente, ma sembra che ci sia stata più paura nei comuni costieri che nel paese dell’epicentro.
CARABINIERI IN ZONE EPICENTRO
I carabinieri del Comando regionale Abruzzo e Molise nei Comuni intorno ad Acquaviva Collecroce, epicentro della scossa sismica di magnitudo 4.2, hanno inviato pattuglie per perlustrare il territorio e verificare eventuali danni. Al momento, intanto, non sono pervenute richieste di soccorso.

1.500 VOLTE MENO FORTE DI NORCIA

Il terremoto di magnitudo 4,2 in Molise è stato 1.500 volte meno forte rispetto a quello di magnitudo 6,5 avvenuto il 30 ottobre 2016 a Norcia. Lo ha detto all’Ansa il presidente dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), Carlo Doglioni.
“Eventi di magnitudo simile, ossia compresa fra 4 e 5, in Italia sono circa una ventina ogni anno. Non sono quindi eventi rari, ma meritano comunque una costante attività di controllo e attenzione”.

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