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Scoperto allevamento abusivo di cani a Prato

L’operazione delle guardie zoofile dell’Enpa e della polizia municipale


Le guardie zoofile dell’Enpa (Ente protezione animali) e la polizia municipale di Prato hanno scoperto un allevamento abusivo di cani in una abitazione alla periferia di Prato. Qui vivevano 54 cani di varie razze, tutti dotati di microchip ma in condizioni igieniche e di detenzione non adeguate: 32 Chihuahua, di cui tre cuccioli, 20 Bulldog francesi e due Doberman.
L’Enpa era intervenuta inizialmente dopo una segnalazione per il maltrattamento di un cavallo. Nel corso del controllo, spiega una nota, oltre a trovare l’animale legato con una corda molto corta, esposto alle intemperie e senza un adeguato spazio per muoversi, le guardie zoofile hanno notato vicino all’abitazione la presenza di numerosi cani e sentito altri guaire da dentro la proprietà. Il titolare, risultato poi senza autorizzazione sanitaria all’allevamento dei cani, non ha permesso alle guardie zoofile di entrare nell’abitazione ma ha portato alcuni animali all’esterno, uno ad uno, per permettere che fossero esaminati. Dopo numerosi inviti andati a vuoto, le guardie zoofile e municipali si sono presentate con un ordine di perquisizione della procura di Prato e hanno trovato i cani in condizioni non buone, alcuni in stanze semibuie piene di escrementi o in minuscoli recinti movibili. La procura di Prato ha aperto un’inchiesta.

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