EXITO STYLE

Scomparso a Vallecorsa, corsa contro il tempo

di Marina MIngarelli
VALLECORSA
Da sei giorni Armando Capirchio, agricoltore di 58 anni, sembra svanito nel nulla e si fa sempre più fievole la speranza di poterlo ritrovare in vita. Al momento, non ci sono ipotesi diverse da quella della scomparsa. Lo ha sottolineato il comandante provinciale dei carabinieri Fabio Cagnazzo. «Per ora non c’è alcun elemento – ha affermato Cagnazzo – che possa portare a ipotizzare che dietro questa scomparsa ci sia qualcosa di oscuro. Quello che posso dire, invece, è che a questa ricerca stanno lavorando carabinieri, protezione civile e vigili del fuoco. Un dispiegamento di forze che vede impiegati tutti i mezzi di soccorso in dotazione. Per quanto riguarda il Corpo dei carabinieri ben otto gli elicotteri che in questi giorni stanno sorvolando la zona boschiva, il tratto che riguarda le ricerche arriva fino a Latina». Dalle informazioni raccolte sembra che siano stati fatti anche tentativi per localizzare l’agricoltore tramite il Gps del cellulare, ma l’ultima cella agganciata riguarderebbe la sua abitazione. Forse al momento della scomparsa aveva il cellulare spento. A questo c’è da aggiungere che la zona impervia dove si trovava potrebbe rendere più difficili le ricerche.
L’ANGOSCIA
I familiari distrutti dal dolore sperano ancora che il loro parente possa essere ritrovato vivo. Magari, dicono, potrebbe essere caduto accidentalmente e non aver avuto la possibilità di poter chiedere aiuto. Certo è che i soccorritori, che non hanno smesso un istante le ricerche, stanno battendo palmo a palmo tutte le aree tra Vallecorsa e Amaseno. Il raggio di azione ogni giorno che passa si fa sempre più ampio.
LE IPOTESI
Al momento l’ipotesi più accreditata resta quella che l’uomo sia stato colpito da malore e che il corpo sia nascosto tra la fitta vegetazione. Ma fino a quando non verrà ritrovato, si tratta solamente di ipotesi. Le ricerche vengono sospese ogni giorno intorno alle 22 quando ormai il bosco viene avvolto dalle tenebre e poi riprendono al mattino non appena si ha la possibilità di poter vedere con la luce del sole. In campo, nel tentativo di individuare l’uomo, anche dodici unità operative dei vigili del fuoco, coadiuvate dai cinofili. Sono state organizzate squadre di protezione civile e di cittadini volontari, sette in totale che hanno battuto il territorio suddiviso in 14 aree per 4,5 ettari di superficie.
POST A COMMENT