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Scende in pista la SACE “green”: al via la nuova operatività strategica per il Paese

(Teleborsa) – SACE dà il via alla nuova operatività strategica che punta sul “green”. La società guidata da Pierfrancesco Latini darà attuazione al Green New Deal italiano, tassello fondamentale del suo Piano industriale, offrendo garanzie “green” per tutti i progetti che puntano su economia circolare, qualità dell’ambiente, mobilità green ed energie rinnovabili, in particolare solare ed eolico.

A pochi giorni dalla firma della Convenzione operativa con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, SACE ha già individuato diversi progetti e approvato le prime sette operazioni per oltre 600 milioni di euro.

“L’attenzione a sostenibilità e resilienza per tutti in chiave circolare è oggi imprescindibile”, ha commentato l’Amministratore Delegato Pierfrancesco Latini, ricordando che “la sostenibilità rappresenta una grande opportunità di investimento, crescita e occupazione per le società moderne”. “La riconversione del tessuto produttivo italiano, attraverso il sostegno agli investimenti green – ha aggiunto – costituisce un’occasione unica per far crescere la competitività del nostro Paese nel mondo e noi siamo orgogliosi di sostenere le aziende italiane che contribuiranno a rendere circolare l’Europa”.

La nuova operatività strategica di SACE si inserisce nell’ambito dell’estensione del suo mandato nel 2020, che va oltre l’export, per fornire un supporto di più ampio respiro all’economia nazionale. Fra i suoi compito oggi si annoverano anche il sostegno alla liquidità delle imprese con Garanzia Italia, il rafforzamento del sostegno alle esportazioni mediante un sistema di coassicurazione evoluto SACE-MEF, la spinta al rilancio dell’economia nazionale mediante un programma di garanzie pubbliche a favore dei progetti d’innovazione e sviluppo infrastrutturale.

Le garanzie “green” di SACE

Il perimetro di intervento di SACE è stato stabilità dal decreto Semplificazioni e dalla Convenzione firmata con il MEF. Fra i progetti finanziabili con la garanzia “green” vi sono quelli che favoriscono la transizione verso un’economia a minor impatto ambientale, l’integrazione dei cicli produttivi con tecnologie a basse emissioni, lo sviluppo della mobilità a base emissioni inquinanti.

L’eleggibilità delle iniziative viene valutata attraverso una due diligence. I progetti dovranno produrre un beneficio significativo in almeno a uno degli obiettivi ambientali: mitigazione dei cambiamenti climatici e adattamento agli stessi; uso sostenibile e protezione delle acque e delle risorse marine; transizione verso l’economia circolare; prevenzione e riduzione dell’inquinamento; protezione e ripristino della biodiversità e degli ecosistemi.

In queste settimane, SACE sta incontrando imprese e istituzioni finanziarie, per accogliere richieste di informazioni e manifestazioni di interesse. Sono state già incontrate nell’ultimo mese circa 200 aziende potenziali beneficiarie, anche grazie alla collaborazione con Enel Foundation e con l’Sgr F2i.

L’esperienza finanziaria e ambientale

Il nuovo mandato di SACE poggia su una solida esperienza sia in ambito finanziario (corporate e project finance) sia in campo ambientale, in cui opera con un’unità specializzata per sostenere progetti per energie pulite (parchi fotovoltaici, eolici…), smart cities e infrastrutture per la distribuzione di energia da fonti rinnovabili. Tra questi, un esempio recente è il progetto Viking Link fra Danimarca e Regno Unito, il primo green loan con garanzia Export Credit Agency.

Grazie a tutto questo, SACE ha proprio in questi giorni ottenuto un ulteriore e rilevante riconoscimento: i nuovi processi legati alle garanzie green sono stati infatti oggetto di audit e certificati da parte del TUV, l’ente indipendente di certificazione, ispezione, testing, collaudi e formazione, che offre servizi certificativi in ambito qualità, energia, ambiente, sicurezza e prodotto.

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