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SANITA': PER ITALIA OGGI OK A TERAMO E L'AQUILA, ''SCARSA'' A CHIETI E PESCARA

 
PESCARA – Una sanità “accettabile” nelle province di Teramo e L’Aquila, “scarsa” in quelle di Cheti e Pescara.
Questo il giudizio che emerge dal rapporto Qualità della vita 2017 del quotidiano Italia oggi, a cui Abruzzoweb ha già dedicato un ampio approfondimento,  e che ha animato il dibattito  anche in Abruzzo, in quanto i risultati non coincidono con la ricerca del Sole 24 ore che si era posta il medesimo obiettivo: “pesare” con dati quantitativi il livello della qualità della vita nelle 110 province italiane.
Se infatti per Italia Oggi Teramo è prima tra le abruzzesi, seguita da L’Aquila, Chieti e Pescara, quest’ultima in fondo alla classifica, per il quotidiano di Confindustria, invece Teramo resta prima, ma Pescara balza al secondo posto, seguita da L’Aquila e Chieti.
Al di là di quella che non è una stranezza poiché è una classifica che dipende dal tipo e numero di parametri (quelli di Italia oggi per la cronaca sono più del doppio)  e dal peso attribuito a ciascuno di essi, è interessante focalizzare questa volta l’attenzione sul sistema salute, che rappresenta l’80 per cento della spesa pubblica regionale.
Un utile spaccato sulla sanità abruzzese uscita dal commissariamento nell’autunno 2016, ma che deve portare a compimento il piano di riqualificazione, mantenendo sotto controllo la spesa e con connessa riorganizzazione della rete ospedaliera che già provoca le levate di scudi nei vari territori, che non vogliono vedere declassati o addirittura dismessi i loro presidi.
Prima di addentrarci nella pioggia di numeri della classifica va fatta però una premessa: per Italia Oggi è motivo di eccellenza, facendo punteggio, il numero di posti letto nei vari reparti.
Che invece per il governo, e a caduta per le Regioni, sono un parametro da ridurre e non coincidono affatto con la buona sanità, ma con una sanità semplicemente “ospedalocentrica” e più costosa.
La classifica curiosamente non prende invece in considerazione la lunghezza delle liste di attesa per ricevere una cura e quello della mobilità passiva, ovvero del numero di cittadini che devono a spese loro andare a curarsi in altre regioni.
Due aspetti che concorrono non poco alla qualità della vita. E non occorre certo scomodare un esperto di demoscopia.
Premesso ciò, in termini generali, in base ai dati aggregati da più fonti ufficiali da Italia Oggi, Teramo è prima in Abruzzo e 39° in Italia, seguita da L’Aquila al 42° posto su 110 province, entrambe nella seconda fascia, quella delle regioni con un sistema salute “accettabile”.
A seguire Chieti al 57° posto e Pescara al 76°, in terza fascia, ovvero quella delle regioni con un sistema salute “scarso”.
Per la cronaca, i sistemi salute migliori in assoluto si trovano in provincia di Isernia, Pisa, Ancona, Siena e Milano.
I peggiori in assoluto Oristano, Caserta Siracusa, Medio Campidano, Latina e Agrigento, fanalino di coda.
Una classifica che direbbe poco, se non ci si addentra nelle singole voci.
Cominciamo dai numeri del personale impiegato, in primis di medici e infermieri. Ogni cento posti letto ci sono 62,8 medici negli ospedali della provincia dell’Aquila, 62,2 in quelli di Chieti, e molto più giù in classifica 56,1 sia Teramo che a Pescara.
Gli infermieri sono invece in numero relativamente elevato a  Chieti, 30a in Italia, pari a 155,8 ogni 100 posti letto, e a Teramo, al 35° posto con 152,1.
Nella medio-bassa classifica troviamo invece Pescara con 134 e L’Aquila 126, dove è molto basso anche il numero di addetti tecnico-sanitari.
Per quanto riguarda numero di posti letto in Ostetricia e Ginecologia, sono 22 ogni mille abitanti a Teramo, 42 a e 21,9 a Chieti, mentre sono 17,8 a Pescara e 17,7 a L’Aquila, numeri al di sotto della media italiana.
Cambia lo scenario per quanto riguarda invece i posti letto in Chirurgia e Cardiologia.
Qui infatti la provincia di Teramo è tra le prime in Italia con 30 posti letto ogni mille abitanti; in alta-media classifica anche Chieti con 20,1, L’Aquila con 17,1 e Pescara, seppure più distaccata al 63° posto, con 14,4.
La sanità teramana eccelle anche per numero di posti letto in Rianimazione e Terapia intensiva, con 9,7 posti letti che gli vale la 17a posizione.
L’Aquila, con 7,7 posti ogni mille abitanti e Chieti con 61 posti si collocano nella medio-alta classifica, mentre Pescara, con 4,3 posti letto, in bassa classifica.
Pescara si riscatta però per numero di posti letto nei reparti di Oncologia, essendo al 21° posto in Italia con 6,2 posti letto ogni mille abitanti.
Chieti invece è in fondo alla classifica, non avendo nemmeno un posto.
La sanità della provincia dell’Aquila eccelle poi per numero di tac e rmc, seconda in Italia con 7,9 prestazioni ogni mille abitanti e ed anche per numero di apparecchiature di emodialisi, che sono 44,1 ogni mille abitanti, dato da 11° posto in classifica in Italia, seguita da Teramo al 19° con 39,9. Mentre Chieti e Pescara sono al 55° e al 56° posto.
Pescara 14a in Italia eccelle per numero di gruppi radiologici, 9,9 ogni 1000 abitanti, seguita a ruota da Chieti e L’Aquila, al 16° e 17° posto.
In compenso, la città adriatica è in fondo alla classifica per numero di ventilatori polmonari.

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