EXITO STYLE

Salvini: "Se Berlusconi vota Cottarelli, addio alleanza". Ma Forza Italia annuncia il no alla fiducia

Il segretario della Lega a Circo Massimo su Radio Capital: “Porteremo subito in Parlamento una riforma della legge elettorale con il M5s”. Mulè assicura: “Forza Italia non darà la fiducia ad un governo tecnico”. Di Battista: “Parto ma torno appena ci sarà una data per le elezioni”. Martina attacca Salvini: “E’ lui il nemico del popolo”. Franceschini al Pd: “Adesso unità, divisioni imperdonabili”
ROMA – “Se Berlusconi vota il governo Cottarelli addio alleanza: la nota di ieri era la stessa di Renzi, del Pd”. Matteo Salvini, a Circo Massimo su Radio Capital, mette in chiaro i rapporti con il centrodestra all’indomani del fallimento del tentativo di Giuseppe Conte di dar vita a un esecutivo gialloverde. E non esclude che la Lega possa presentarsi alleata del M5s alle elezioni.  “Il lavoro fatto assieme rimane. Vedremo – aggiunge –  valuteremo sui progetti, ma vorrei sapere che fa Berlusconi. Savona? Non uso il suo nome a vanvera ma abbiamo trovato una persona che, se volesse, potrebbe essere con noi”.

Governo, Salvini: “Se Berlusconi vota fiducia a Cottarelli addio alleanza”

Per il segretario del Carroccio il dato di fatto, adesso, è che “in Parlamento c’è una maggioranza parlamentare. Quello che non riusciamo a fare tramite un governo, proveremo a farlo in Parlamento. E porteremo assieme al M5s una riforma della legge elettorale, grazie alla quale chi prende un voto in più va al governo. Me lo chiedono tutti. Ora vediamo se anche il Parlamento è a sovranità limitata o no”.
“Nessuno ha mai pensato all’uscita dell’euro: non era nei nostri programmi, non era nei programmi di Savona”, assicura Salvini, che continua: “Nel programma c’era solo una revisione del sistema bancario e delle tasse”. Tuttavia l’economista era “la pedina più importante di questo governo. Savona ci avrebbe garantito che in Europa ci avrebbero ascoltati di più, Giorgetti non sarebbe stato così efficace”.
A chiarire lo stato dei rapporti tra Lega e Forza Italia, subito dopo, è Lorenzo Fontana, vicepresidente della Camera per il Carroccio: “Su Fi dipende molto da quello che faranno nei prossimi giorni. In particolare ci sono degli esponenti che si sono già messi in fuorigioco. Ce ne sono diversi. Di sicuro i voti della Lega non possono andare a sostenere persone che ci danno degli irresponsabili o che ci insultano”. Ma i berlusconiani in realtà provano ancora a tenere unito il centrodestra e il portavoce dei gruppi Parlamentari, Giogiò Mulè, annuncia un no al governo Cottarelli: ” Forza Italia e tutto il centrodestra non darà i voti a un governo tecnico e nemmeno i Cinque Stelle, quindi è un governo che nasce già minoritario. Ma la coalizione deve rimanere unita, o saremo tutti forze minoritarie”. Ma Mulè ribadisce anche la contrarietà alla richiesta di impeachment contro Mattarella portata avanti dai 5Stelle: “E’ un’iniziativa avventata, figlia di una
reazione scomposta verso un comportamento che è nei poteri del Presidente della Repubblica”.
Duro l’attacco a Salvini dal segretario reggente del Pd Maurizio Martina: “È inaccettabile lo slogan di chi
starebbe dalla parte del popolo contro i palazzi. Salvini è il nemico del popolo. Hanno giocato sulla pelle del paese con una operazione per portare l’Italia fuori dall’Euro. Ha fatto bene il Presidente a difendere gli interessi nazionali rispetto a quelli di partito”. Sempre sul fronte Pd, si prova a ricompattare il partito in vista delle scadenze elettorali e di una crisi che si fa sempre più drammatica: “Abbiamo davanti ore, giorni, mesi, molto difficili”, dice Dario Franceschini. Adesso serve un Pd unito. Sono in gioco i valori della nostra democrazia e la difesa della Costituzione. Poi verrà il tempo del confronto interno ma ora ogni divisione tra noi sarebbe imperdonabile #Pdunito #iostoconMattarella”. Di sicuro in campo, alle prossime politiche, ci sarà Carlo Calenda.

POST A COMMENT