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Salvini: “Manovra, priorità a legge Fornero”. E sul ddl anticorruzione: “Attenti ai processi sommari”

Il vicepremier leghista chiarisce quali sono gli obiettivi del suo partito sul piano economico. E pone paletti sul provvedimento voluto dal ministro Bonafede contro i corrotti. Intanto Di Maio: “La flat tax non aiuti i ricchi”


È un Salvini a tutto campo quello che interviere a Radio anch’io, sulla Rai, prima del vertice di maggioranza sui temi economici. E parla innanzittutto degli obiettivi della prossima manovra. Ma anche del disegno di legge anticorruzione, dando forse qualche dispiacere ai 5Stelle.

Salvini: “Pensioni, priorità è arrivare a quota 100”
Salvini fa capire qual è la linea della Lega sui temi economici: “La priorità resta la legge Fornero, che è una legge palesemente sbagliata. Arrivare a quota 100 e mandare in pensione chi se lo è meritato”. E il reddito di cittadinanza, battaglia chiave dei 5Stelle, che ieri il vicepremier leghista – riunito con i suoi – non ha neppure menzionato? “Il reddito di cittadinanza sarà nella manovra, quella di ieri era una riunione dei temi economici della Lega: il reddito di cittadinanza è una battaglia dei Cinquestelle, non metto becco nei temi altrui, ma in governo siamo in due”. Insomma, bisognerà mediare. Per il resto, il leader della Lega prova a confermare la linea dell’equilibrio, che ha sposato nelle ultime ore per rassicurare i mercati: “Vogliamo rispettare gli impegni presi con gli italiani restando nei vincoli imposti dagli altri. Se per mettere in sicurezza l’Italia dovessimo spendere un miliardo in più, lo spenderemmo. Cercheremo di fare tutto, rispettando quello che ci è chiesto da altri, sebbene non sia rispettato da altri paesi”.

Salvini, ddl anticorruzione: “No a processi sommari”
Ma c’è un altro tema che potrebbe agitare il rapporto con i 5 Stelle, quello del ddl anticorruzione, che il Movimento ha ribattezzato addirittura con l’hashtag #SpazzaCorrotti. E su questo Salvini sembra frenare rispetto all’entusiasmo di Di Maio e Bonafede: “Sul Daspo a vita per i corrotti, previsto dal ddl anticorruzione, stiamo leggendo e rileggendo il testo: la lotta senza quartiere alla corruzione è una priorità, come quella alle mafie, e contro le mafie nel pacchetto sicurezza a cui sto lavorando ci sarà una stretta. Ma bisogna stare attenti a garantire che fino al terzo grado di giudizio si è innocenti, processi sommari non sono da paese civile. Ma chi corrompe deve pagare”. Insomma, sembra adottare – almeno in parte – le posizioni garantiste su cui è in pressing in queste ore soprattutto Forza Italia.

Di Maio: “Corrotti e corruttori non vedranno più lo Stato”
Ben diversi i toni dell’altro vicepremier, Luigi Di Maio, dei 5Stelle. Corrotti e corruttori “non vedranno più lo Stato”, ha detto intervenendo in mattinata su Radio radicale. Vale per politici e dirigenti pubblici ma anche per gli imprenditori con appalti nella pubblica amministrazione. “Il decreto anti corruzione toglie le mani dalla marmellata a tanta gente – ha detto  parlando del decreto in arrivo entro la settimana – e se vieni preso con le mani nella marmellata non vedi più lo Stato, se sei un politico o un dirigente pubblico”.

Di Maio: “Flat tax non deve favorire i più ricchi”
E se Salvini tratta con sufficienza il reddito di cittadinanza, Luigi Di Maio fa capire che il Movimento vigilerà sul provvedimento bandiera della Lega: “La Flat tax e la pace fiscale sono tutti argomenti da contratto, ci siamo detti due cose su queste misure: devono aiutare i più deboli se favoriscono i più ricchi non va bene. Ma questo lo abbiamo già chiarito quando siamo intervenuti nel contratto di governo e quindi non è una novità che sono due misure che la Lega vuole portare avanti”. Insomma, a colpi di interviste i due vicepremier si lanciano avvertimenti in vista di una battaglia destinata a durare settimane: quella sulla legge di bilancio.

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