EXITO STYLE

Russia-Croazia 5-6 ai rigori, Rakitic spegne il sogno dei padroni di casa

Come con la Danimarca, il centrocampista del Barcellona mette a segno il tiro decisivo dagli 11 metri e regala ai balcanici la seconda semifinale della loro storia, 20 anni dopo Francia ’98. Dopo i supplementari la gara era finita 2-2 con gol di Cheryshev, Kramaric, Vida e Fernandes. Palo di Perisic sull’1-1
OCHI – Suker e Prosinecki hanno trovato i loro eredi. Vent’anni dopo la semifinale a Francia ’98, la Croazia scrive un’altra pagina indelebile nella propria storia calcistica tornando di nuovo tra le prime quattro a un Mondiale. E non è ancora finita visto che l’11 luglio a Mosca di fronte troverà l’Inghilterra e non partirà certo sfavorita come 20 anni fa quando l’ostacolo da saltare era la Francia di Zidane padrona di casa.
RUSSIA FUORI A TESTA ALTISSIMA – La Russia finisce la propria avventura ma saluta a testa altissima. Ha ceduto solo ai rigori al termine di una bellissima battaglia in cui fino all’ultimo non si è data per vinta. Croce e delizia della serata è stato il terzino brasiliano naturalizzato Mario Fernandes che, dopo aver riacceso il sogno nei supplementari quando ormai sembrava svanito, segnando il 2-2 al 125′, ha fallito, pochi minuti più tardi, il rigore decisivo che, di fatto, è costata la possibilità di rinverdire una semifinale che a Mosca aspettano dal 1966.
DALIC ESCLUDE BROZOVIC – Cherchesov per l’occasione è tornato alla difesa a quattro preferendo Fernandes a Smolnikov e Kudriashov a Zhirkov sulle fasce. Poi ha deciso di giocarsela inserendo un trequartista in più, Cheryshev, accanto a Samedov e Golovin, alle spalle di Dzyuba. Sul fronte opposto Dalic si è messo a specchio escludendo Brozovic e piazzando Kramaric dietro a Mandzukic.
KRAMARIC REPLICA A CHERYSHEV – La Croazia non si è impressionata della partenza in pressing ma confusa dei padroni di casa. Si è impadronita presto del centrocampo, ha provato a sfondare sfruttando le discese a destra di Vrsaljko ma è mancata nelle conclusioni: Rebic, Mandzukic e, infine, Perisic non hanno trovato lo specchio da favorevole posizione. La Russia, sorniona, si è difesa con ordine e al primo tiro in porta (31′) è passata: Dzyuba ha smarcato ai 25 mt Cheryshev che, dopo aver controllato il pallone, lo ha scagliato sotto l’incrocio con un perfetto sinistro a giro. La Croazia si è innervosita, ha rimediato due gialli (Lovren e Strinic) ma alla prima verticalizzazione ha pareggiato (39′): Mandzukic è andato via sulla sinistra, è entrato in area e ha crossato per l’accorrente Kramaric che di testa ha battuto Akinfeev.
PALO DI PERISIC – L’equilibrio non si è spezzato nella ripresa anche se gli ospiti hanno avuto un’occasione incredibile per passare (60′): su una corta respinta della difesa russa, Perisic si è ritrovato tra i piedi un pallone d’oro che ha calciato da pochi passi, con un destro in diagonale, sul palo interno a portiere battuto. La Russia ha tirato un sospiro di sollievo e nel finale, cambiando per due terzi il fronte d’attacco, ha mancato di poco il bersaglio proprio con i subentrati Yerokhin e Smolov.
VIDA ILLUDE LA CROAZIA – Si è andati ai supplementari dove la Croazia ha tratto spunto da un episodio negativo (l’infortunio di Vrsaljko, fino a quel punto tra i migliori in campo, per un problema al ginocchio) per passare (101′): Dalic ha spostato Vida a destra inserendo al centro Corluka e il difensore del Besiktas si è reso subito protagonista. Si è procurato un corner e poi ha segnato il 2-1 con un perfetto stacco di testa sul centro susseguente di Modric.
FERNANDES FA 2-2 MA POI SBAGLIA IL RIGORE – Gara finita? Macché. Cherchesov si è giocato l’ultima carta, Dzagoev al posto di Golovin, e ha indovinato l’asso giusto. Dal suo piede, infatti, è nato il 2-2 al 125′, realizzato di testa da Fernandes, bravo a girare in rete la punizione pennellata del compagno dal vertice destro dell’area. Inevitabili i rigori dove, dopo una prodezza per parte dei due portieri (Subasic su Smolov e Akinfeev sul subentrato Kovacic) la differenza l’ha fatta l’errore di Fernandes che ha malamente calciato a lato a Subasic immobile. La Croazia ha ringraziato e con tre rigori in fotocopia, tutti alla destra di Akinfeev, ha disegnato con Modric, Vida e, infine, Rakitic la traiettoria che la proietta in semifinale.
RUSSIA-CROAZIA 5-6 dcr (1-1, 0-0, 0-1, 1-0)
Russia (4-2-3-1): Akinfeev, Fernandes, Kutepov, Ignashevich, Kurdyashov, Zobnin, Kuzyaev, Samedov (9′ st Yerokhin), Golovin (12′ pts Dzagoev), Cheryshev (22′ st Smolov), Dzyuba (34′ st Gazinskiy). (12 Lunev, 20 Gabulov, 5 Semenov, 23 Smolnikov, 14 Granat, 15 An. Miranchuck, 18 Zhirkov, 16 Al. Miranchuck). All.: Cherchesov.
Croazia (4-2-3-1): Subasic, Vrsaljko (6′ pts Corluka), Lovren, Vida, Strinic (29′ st Pivaric), Rakitic, Modric, Rebic, Kramaric (43′ st Kovacic), Perisic (18′ st Brozovic), Mandzukic. (1 Livakovic, 13 Jedvaj, 15 Caleta-Car, 14 Bradaric, 19 Badelj, 12 Kalinic, 20 Pjaca). All.: Dalic.
Arbitro: Meira Ricci (Brasile).
Reti: nel pt 31′ Cheryshev, 39′ Kramaric; nel pts 11′ Vida; nel sts 10′ Fernandes.
Ammoniti: Strinic, Lovren e Gazinskiy per gioco falloso, Vida per essersi tolto la maglia dopo il gol, Pivaric per fallo di mani.
Angoli: 8-6 per la Croazia.
Recupero: 2′, 5′, 2′ e 1′.
Spettatori: 44.287.
Var: 0.

POST A COMMENT