James Pallotta attacca i giornalisti. E per difendere Di Francesco (dopo che lui stesso aveva detto di non essere soddisfatto dopo Roma – Atletico) si affida alla radio di casa: “C’è questa tendenza a Roma di inventare qualcosa, sembra che sentano questa esigenza di svegliarsi al mattino e inventare delle notizie. Questa mattina mi sono svegliato e ho letto con profondo stupore quello che un giornalista in particolare ha detto. Prima di entrare nei dettagli vorrei sfidare questo giornalista in un faccia a faccia e dimostrarmi che sia la verità quello che scrive. Se è la verità sarò felice di portarlo a cena e dargli 50 mila dollari. Sono stufo di chi inventa queste cose. Dopo la partita contro l’Atletico, e c’erano tanti testimoni, ho abbracciato il mister e i calciatori. Ho abbracciato Manolas, autore di quell’intervento incredibile, e Alisson che ha fatto tantissime parate. Ho fatto i complimenti ai giocatori, a Di Francesco e a Monchi. Dalla mia bocca – dice ancora Pallotta – non sono uscite parole negative per nessuno, l’unica lamentela che ho espresso era riferita all’azione del primo tempo che poteva portare a un calcio di rigore, e forse anche nel secondo tempo c’erano gli estremi per un penalty. Per il resto ho soltanto espresso commenti positivi nei riguardi di tutti”.
DI FRA OK — Pallotta non lo dice esplicitamente, ma sembra riferirsi ad articoli in cui stamattina si parlava della sua insoddisfazione, espressa ad allenatore e dirigenti, per il gioco della Roma. Il presidente smentisce: “Sono estremamente soddisfatto di Di Francesco, basti guardare il lavoro del mister in allenamento, lo spirito e la positività che c’è nella squadra. Sono estremamente soddisfatto per quello che ha fatto Monchi negli ultimi quattro mesi. Rinnovo l’invito al giornalista di dimostrare il contrario: trovo davvero seccante ritrovarsi a fare gli stessi discorsi ma è un bene che i tifosi della Roma e del mondo si rendano conto di come vi sia da parte dei media un disegno per cercare di buttare giù letteralmente questo allenatore e questa società. Sono davvero stufo, adesso basta. Sono tutte sciocchezze”