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Roma, notte in strada per 120 rifugiati: "Sfrattati senza preavviso dopo 13 anni"

Dopo lo sfratto di ieri dall’ex centro di accoglienza di via Scorticabove, i rifugiati sudanesi hanno passato la notte in strada, con cartoni e materassi, a dormire davanti a quell’edificio che è stato a lungo casa loro. La scelta è arrivata dopo che in serata l’assessora alle Politiche sociali Laura Baldassarre si era recata in via Scorticabove per offrire ai rifugiati un letto all’interno dell’accoglienza per le fragilità del Comune. La proposta è stata rifiutata dalla quasi totalità dei migranti sudanesi, che hanno preferito passare la notte davanti all’ex centro di accoglienza. A portare aiuti e pasti caldi nell’arco della serata erano presenti le associazioni Baobab Experience ed Alterego, oltre alla Croce Rossa.

Roma, notte in strada per 120 rifugiati: “Sfrattati senza preavviso dopo 13 anni”

Questa mattina i rifugiati hanno manifestato sotto la sede dell’Unhcr in via Caroncini con uno striscione con su scritto “Dov’è la nostra protezione internazionale?”. Firmato “i rifugiati di via Scorticabove”. La risposta dell’organizzazione Unhcr Italia è arrivata tramite Twitter: “Saremo felici di accogliere la delegazione di rifugiati sgomberati ieri da via Scorticabove, a momenti chiuderemo la conferenza stampa sulla Libia alla Stampa Estera per recarci da loro”.

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