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Roma, inflazione al galoppo: più alti i prezzi di acqua, elettricità e libri

Salgono anche verdure (+ 4%), treni (+3,2%)e aerei (+14%). Il mese di settembre ha visto il segno più davanti agli acquisti principali del periodo. In diminuzione cinema, teatri e musei

di Lilli Garrone
(Ansa)(Ansa)

Quanto sei cara Roma. E a dimostrare quanto la Capitale sia effettivamente «cara» economicamente per il portafoglio dei romani è una ricerca della Uil Lazio. Dove si arriva a scoprire che nella nostra città, nonostante la crisi idrica e gli abbassamenti di pressione ai piani alti degli edifici, è aumentata perfino la classica acqua del 5,5 %.

Una bolletta più salata, dunque, per un genere come questo di prima, primissima necessità, che guida una classifica che dimostra che per le tasche dei cittadini qualsiasi prodotto vitale ha visto salire i prezzi: dai libri di testo ai trasporti, ai generi alimentari, in particolare dei vegetali per i quali si registra un aumento del 2,9 % rispetto al settembre del 2016. E perfino rispetto al mese di agosto con un impennata del 4%. E per restare in questo campo sono inesorabilmente cresciute nel prezzo e nei quantitativi di vendita perfino le zucche, con un aumento di oltre il 10 per cento nonostante la notte di Halloween sia ancora lontana. Evidentemente le mode salutistiche e gli chef televisivi spingono la domanda: ma il top-manager del Car Massimo Pallottini rassicura: «Già nei prossimi giorni l’offerta aumenterà ed i prezzi torneranno quelli di sempre».

Così, anche se la città arranca tra crisi lavorative e tasse elevate, i prezzi salgono inesorabilmente e l’inflazione continua a crescere. Il mese di settembre infatti ha visto il segno più davanti agli acquisti principali del periodo, come i libri di testo che, per quanto riguarda l’istruzione secondaria, sono aumentati del 5,2% rispetto allo scorso anno, per quel che riguarda l’istruzione secondaria.

Ma se si arriva da lontano per lavorare o studiare in città ecco che il trasporto passeggeri su rotaia è salito del 3,2% in più rispetto lo stesso mese del 2016: e anche fare un piccolo viaggio, sia pure non d’agosto ma a fine stagione è più caro, perché il trasporto aereo è aumentato del 14%. Ed è un po’ più cara la capitale anche per i turisti: o servizi di alloggio, B&B compresi sono aumentati del 3,5% rispetto settembre 2016 e del 10,7% in più rispetto ad agosto: settembre del resto a Roma è considerata alta stagione. Se poi ci si vuole fare un po’ belli o andare al ristorante anche qui una piccola stangata: i ristoranti sono aumentati mediamente dell’1,7% e i parrucchieri e gli istituti di bellezza del 2%.

Anche l’energia elettrica sale del 4% rispetto al 2016 e il gasolio per riscaldamento raggiunge il +7,6%. «Costi in aumento per alimentari, energia elettrica, acqua, testi scolastici. Ovvero beni irrinunciabili per ogni famiglia. Come possono i cittadini far fronte ad incrementi continui del costo della vita se dall’altra parte si confrontano e si scontrano con i drammi della cassa integrazione, dei licenziamenti e con tasse elevatissime?», si chiede il segretario generale della Uil di Roma e del Lazio, Alberto Civica. «Per quanto ancora – prosegue ancora il segretario – dovremo sopportare l’ignavia e l’irresponsabilità di una classe politica che gioca allo scaricabarile? Ripetiamo inascoltati da anni che la situazione lavorativa ed economica di Roma è al collasso e se non si lavora in sinergia non potrà migliorare».«Anziché parole in libertà – conclude Civica – di giovani politici esordienti che non conoscono la storia e la forza del sindacato, servirebbe una collaborazione attiva tra politica, forze sociali e, al tempo stesso, tra istituzioni per cercare di ridare dignità ad una capitale sempre più allo sbando. Qualche possibilità ancora c’è. Serve la volontà di coglierla». Qualcosa però diminuisce: la cultura. Andare al cinema, a teatro o al museo, costa infatti un po’ di meno.

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