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Roma, Fiore: "Servizi dietro Militia. Delle Chiaie regista dell'asse CasaPound-Lega"

L’intercettazione del capo di Forza Nuova sulle trame della galassia nera contenuta nell’informativa del Ros sulla caccia agli immigrati del 2014.

Invidie, rivalità e il sospetto costante di una manina dei servizi dietro le gesta dei camerati. Ciò che avviene nella galassia neofascista al moltiplicarsi di sigle non lo svela un pentito ma la viva voce di uno dei protagonisti: Roberto Fiore, il leader di Forza Nuova che ha reagito alle inchieste sulle opache fonti di finanziamento e sui raid anti-immigrati, ordinando un blitz sotto la sede di Repubblica e dell’Espresso.
Allegata all’indagine sui banglatour di tre anni fa c’è una intercettazione dalla quale emerge la preoccupazione di Fiore per il ricompattarsi dei movimenti di CasaPound e di Militia sotto l’egida di Stefano Delle Chiaie, l’ormai ottantenne leader di Avanguardia Nazionale, indicato come la testa di ponte per una saldatura tra neri e leghisti. Delle Chiaie, almeno secondo Fiore, avrebbe lavorato dietro le quinte stabilendo un asse con Mario Borghezio, leghista con un passato nell’estrema destra alla vigilia della scalata alla segreteria di Matteo Salvini.
Di un rapporto stretto tra leghisti e Delle Chiaie, del resto, si sono occupati in passato anche i magistrati che indagano sulle trame del 1992-1993. Ignaro di essere intercettato dai carabinieri del Ros, Fiore, il 26 settembre del 2014, parla a ruota libera con Alessio Costantini, responsabile romano di Fn.
“Casapound non esprime più, quello che esprimeva quattro anni fa” , esordice. Poi aggiunge: “Se Maurizio Boccacci (il capo di Militia Italia, storico leader dell’estrema destra dei Castelli Romani, ndr) sì muove, si muove perché si stanno muovendo tutta una serie di situazioni. E questa è roba di servizi. Questo è lo stato. Sono i servizi, il fatto che Boccacci sia a busta paga, te lo possono confermare persone che. ..”. Poco prima Costantini aveva messo a parte Fiore delle ultime novità: ” Si sono rimessi tutti insieme con Delle Chiaie, Giuliano (Castellino, ndr), Boccacci, stanno facendo un gruppo de merde “.
Una unione che Fiore vede come fumo negli occhi, tanto da soffermarsi in previsioni circa il futuro dei neri rivali di Casa-Pound: “Adesso Simone Di Stefano (segretario di Cp, ndr) si è messo a fare, il portavoce di Borghezio (Lega, ndr). Non è un gran posto per il capo del movimento. Si sono messi in una situazione dì vassallaggio”, sentenzia Fiore che poi spiega al suo interlocutore che “già in certe sezioni di CasaPound, ad esempio in Abruzzo, c’è la roba della Lega. Questo – tuttavia, secondo Fiore – è positivo” . Evidentemente sperando che il connubio finisca per indebolirli avvantaggiando Forza Nuova.
C’è poi il capitolo Delle Chiaie. Costantini riferisce di una riunione a Roma tra l’ex leader di Avanguardia nazionale e Borghezio: “Delle Chiaie sta sempre nell’ombra ovviamente non potrà mai essere uomo di facciata. Però è quello che ha i contatti a Roma e può far succedere qualche situazione particolare a Roma fra i vari gruppi”. I due passano poi a discutere di strategie, convenendo che comunque il vento sia ” favorevole ” a chi nell’estrema

destra “resta libero ” . Un’opportunità che però richiede prudenza: ” Io so per storia che nel momento in cui tu rimani solo ti sfondano, e noi in questo momento non abbiamo ancora le difese per opporci… ” . Insomma: l’asse Lega- CasaPound preoccupa ma i due dirigenti di Forza Nuova concordano sul fatto che non hanno la forza per far scoppiare il caso, limitandosi a concertare una strategia attendista, valutando l’evolversi degli eventi.

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