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Roma: El Shaarawy, da "esubero" a uomo in più di Di Francesco. Ecco come

Di Francesco lo ha sempre difeso (“È il mio esterno ideale”). Ma quest’estate, con l’arrivo di Defrel e Schick, Stephan ha davvero pensato di andare via. Ora, dopo un inizio in sordina, ecco la doppietta di ieri contro l’Udinese e il posto da titolare col Qarabag in Champions

Stephan El Shaarawy, 24 anni.

Stephan El Shaarawy, 24 anni.

C’è stato un giorno, quest’estate, agli inizi di agosto, in cui il direttore sportivo Monchi ed Eusebio Di Francesco hanno preso da parte Stephan El Shaarawy e gli hanno detto: “Tu non vai da nessuna parte, resti qui. Devi essere ambizioso”. L’attaccante non era al massimo della forma: fisica, per un problema alla schiena che di fatto gli ha impedito di lavorare con i compagni per quasi un mese, e mentale, perché con l’arrivo di Defrel, la conferma di Perotti e la ricerca di Mahrez e poi Schick, pensava che per lui non ci fosse spazio. E, nell’anno del Mondiale, non voleva rischiare di rimanere in panchina troppo spesso. Il Torino lo corteggiava, qualche offerta dalla Francia era arrivata e anche in Spagna si faceva il suo nome, El Shaarawy stava prendendo in considerazione l’idea di lasciare la Roma, o quantomeno ci stava riflettendo insieme alla famiglia (il fratello è anche il suo agente). Per Monchi e Di Francesco però il dubbio non c’è mai stato e, anzi, quello che ieri il tecnico ha detto pubblicamente: “Per il mio gioco è l’esterno ideale”, in privato era già stato ribadito a Stephan quel giorno di agosto.

CINQUE ANNI DOPO — Da quel momento tutto è cambiato: El Shaarawy si è rimesso a posto fisicamente, ha iniziato in sordina con una quarantina di minuti complessivi nelle prime due partite, poi nell’ultima settimana, contro Verona, Benevento e Udinese, ha giocato due volte per 90’ e una per 45’. Ha realizzato, con i due gol di ieri, la prima doppietta stagionale ed erano cinque anni, dal 2012-2013, che a fine settembre non era a quota 2 in classifica marcatori. Con la Roma ha realizzato 22 gol in meno di 4mila minuti giocati, tradotto ha una media di una rete ogni 180’ scarsi. Non poco, per uno che non è un titolare fiss
VERSO BAKU — Probabilmente giocherà dall’inizio anche mercoledì in Champions contro il Qarabag perché Perotti, dopo la ferita da 10 punti di sutura riportata contro l’Udinese, non sta benissimo ed è in dubbio, mentre Dzeko oggi si è allenato regolarmente. Il bosniaco giocherà, così come Defrel, mentre a centrocampo Gonalons potrebbe rilevare De Rossi all’inizio e Pellegrini giocare al posto di uno tra Nainggolan e Strootman. La Roma partirà con un charter per Baku martedì mattina e tornerà giovedì, ripartendo subito dopo la sfida di Champions. Domenica, poi, big match a San Siro contro l’ex Montella prima della sosta.
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