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Roma, caos traffico e lunghe code: “Al Sant’Andrea si rischia blocco ambulanze”

Pazienti raggiungono a piedi la struttura a causa delle lunghe file. La denuncia della direzione generale. “Chiudere al traffico privato la stradina interna all’ospedale che molti automobilisti usano come usciota del Gra”


Macchine incolonnate per alcuni chilometri sul Raccordo anulare all’altezza dell’uscita per l’ospedale Sant’Andrea di Roma, con visitatori e alcuni pazienti costretti a scendere dalle auto per raggiungere la struttura a piedi.

E’ la situazione di caos segnalata questa mattina da medici, automobilisti e gli stessi pazienti dell’ospedale della Capitale. A quanto si è appreso, i problemi sarebbero accentuati anche da un passaggio per una stradina privata che passa all’interno dell’ospedale e viene utilizzata da diversi automobilisti come uscita del Gra verso il centro di Roma.

L’ingorgo intorno  al’ospedale Sant’Andrea di Roma potrebbe provocare “un problema di ordine pubblico e di interruzione di pubblico servizio dovuto alla impossibilità oggettiva delle ambulanze di giungere in emergenza al Dea”. Lo comunica in una lettera alla prefettura di Roma e alla Regione Lazio la direzione generale del nosocomio.

“Come già preannunciato alla Prefettura, si procederà con effetto immediato alla chiusura della strada privata del nosocomio a tutti gli autoveicoli non autorizzati e si chiede alla Polizia Stradale di porre in essere tutte le attività di sorveglianza al fine di garantire la corretta viabilità. All’Anas e all’Astral si chiede di apporre sul Gra, in prossimità dell’uscita Sant’Andrea, oltre che su via Cassia e sulle strade consolari di competenza, i cartelli luminosi che indicano che l’ingresso al nosocomio è riservato solo ai veicoli autorizzati e a quelli diretti al Pronto Soccorso”.

Lo scrive in una lettera la direzione generale dell’ospedale Sant’Andrea di Roma dove questa mattina, a causa del traffico sul raccordo, alcuni pazienti sono stati costretti a scendere a piedi sul Gra per raggiungere la struttura.

“In data odierna, alle otto circa una pattuglia della polizia stradale ha “ordinato” l’apertura della strada che delimita la proprietà dell’ospedale per far defluire le autovetture in fila sul raccordo in entrata a Roma – ha aggiunto la direzione generale nella lettera -. Al riguardo, preme evidenziare che la stradina privata che passa all’interno dell’ospedale non può continuare ad essere utilizzata come uscita Gra verso il centro di Roma.

A questo si aggiunge che la stradina non possiede i requisiti di legge per garantire la corretta viabilità di tale cospicuo flusso di autovetture”. Per la direzione generale “l’utilizzo improprio della stradina “determina grave nocumento per i pazienti del nosocomio, per i dipendenti e per gli studenti iscritti nel polo universitario interno all’Azienda”.

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