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Richiesta di amicizia su Facebook pericolosa da Marcella Labelle Carradori, alcune precisazioni Diventa virale l'ennesimo falso allarme sul social network. Vediamo più da vicino in cosa consiste oggi 11 ottobre

Da alcune ore sta girando su Facebook l’ennesima catena da spezzare nel più breve tempo possibile, riguardante questa volta la presunta richiesta di amicizia da parte di tale Marcella Labelle Carradori. Come sempre, lo scopo da parte degli ideatori di questa bufala è quello di creare allarmismo inutile, in quanto si sostiene che si tratti di un hacker che si ritroverebbe collegato al proprio account di Facebook. Insomma, nel momento in cui dovesse accettare la richiesta in questione, nemmeno a dirlo i potenziali effetti per il pubblico potrebbero essere catastrofici.
Come molti ricorderanno, non si tratta certo del primo caso di questo tipo, considerando anche quanto vi abbiamo riportato su queste pagine nel corso della stagione estiva. Va però messa in evidenza una variante importante con la nuova bufala della richiesta di amicizia su Facebook da parte di Marcella Labelle Carradori, in quanto per rendere ancora più virale la bufala viene affermato nella catena che i rischi si solleverebbero nel momento in cui un nostro amico dovesse decidere di accettare l’amicizia.
Insomma, se un tempo era l’utente in prima persona a ricevere questo fantomatico avvertimento, le cose sono cambiate in modo più drastico con Marcella Labelle Carradori. Non è un caso che la catena si chiuda con la richiesta al pubblico diselezionare il tasto “inoltra” per alimentarla ulteriormente. Come ricordato in diverse circostanze dalla Polizia Postale, vi ricordiamo che attraverso la semplice accettazione di un contatto dopo una richiesta di amicizia non correrete alcun rischio.
A maggior ragione se un vostro amico dovesse rispondere in modo positivo a Marcella Labelle Carradori, fermo restando che anche il profilo della “minaccia” sia stato invento di sana pianta da chi ha voluto questa catena Facebook ricca di informazioni sbagliate. Anche voi avete letto da qualche parte un post di questo tipo? Nel caso commentate sul social network riportando loro il link a quest’articolo.
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