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Renzi, appello ai cattolici: "Il centrodestra non è moderato

Il segretario Pd all’auditorium dell’istituto Massimo a Roma. “E’ vero, abbiamo discusso con una parte importante del mondo cattolico sulle unioni civili e sul biotestamento, ma noi siamo anche quelli della legge ‘Dopo di noi’ per il mondo dell’handicap, del terzo settore e della legge sul sociale”. E cita il caso del capitano De Falco
“Da Roma voglio dire al mondo cattolico di riflettere bene” sul voto del 4 marzo. “Faccio un appello alle persone che vivono le parrocchie e la realtà associative, perchè oggi abbiamo un bivio”, facciano una scelta di campo perchè “il centrodestra di oggi non è trazione moderata”.
Lo ha detto Matteo Renzi parlando all’Auditorium del Massimo a Roma, a una platea gremitissima, lanciando un appello ai cattolici di schierarsi col centrosinistra.
“Abbiamo avuto punti di discussione con una parte importante del mondo cattolico su temi come le unioni civili o sul biotestamento, ma noi siamo quelli della legge ‘dopo di noi’ per il mondo dell’handicap, del terzo settore, della legge sul sociale, quelli della legge contro lo spreco alimentare, sulla cooperazione internazionale”.

Renzi, appello ai cattolici: "Il centrodestra non è moderato"

“LEGA LADRONA, ROMA NON PERDONA”
“Lo dico ai romani: vi siete fatti dare dei ladroni per anni e poi li votate pure? Se votate centrodestra ricordatevi che sta guidando la Lega, non Berlusconi. Ieri ho mostrato a Napoli i cori di Salvini contro i napoletani. In questi anni il messaggio prima il Nord è stato dato da quelli che nei collegi del sud vogliono vincere le elezioni”.
SE UN CANDIDATO M5S PICCHIA LE DONNE, DOBBIAMO DIRE NO
“Noi non cavalcheremo la schifezza che abbiamo visto” per la vicenda dei mancati rimborsi e delle ricevute taroccate negli M5s ma “se c’è qualche candidato che mette le mani addosso alla moglie o alla figlia, su quello tutti insieme dobbiamo dire: no, mai. Sulla violenza non si scherza. Non possiamo rischiare di avere i nostri rappresentanti a quel livello lì. La lotta alla violenza contro le donne deve essere patrimonio di tutti”.
Renzi si riferisce, senza mai nominarlo, a Gregorio De Falco e alla vicenda rivelata dal Corriere della Sera: il capitano anti-Schettino del “Salga a bordo, c.” è stato denunciato dalla moglie per violenza nei suoi confronti e della loro figlia. De Falco è candidato con gli M5s al Senato, sia nel collegio uninominale di Livorno, sia come capolista nel collegio plurinominale Toscana 2.
“CREDIAMOCI E VINCIAMO, O SARA’ UN PROBLEMA PER L’ITALIA”
“Vi chiedo di crederci, di crederci fino in fondo. Andiamo a prenderci questa vittoria, smettiamo di piangerci addosso, andiamo a essere primo partito del Paese e primo gruppo parlamentare. O lo fa il Pd o è un problema per l’Italia”.
SU SICUREZZA E MIGRANTI NON PRENDIAMO LEZIONI 
“La sicurezza è tema importante, ma non dobbiamo restare sulla difensiva: in questi anni abbiamo avuto coraggio nelle scelte, e non prendiamo lezioni da chi vorrebbe espellere 600 mila clandestini, dopo averne sanati 640 mila con la Bossi-Fini. Noi non prendiamo lezioni dagli altri sulla sicurezza: sicuramente non basta quello che abbiamo fatto, ma va portato avanti, non interrotto”. Così Renzi, che ancora una volta imita la voce di Berlusconi che dice “il trattato di Dublino è atto scellerato”: “L’ho visto in tv che lo affermava – racconta il leader Pd – e dicevo ad Agnese: è vero, è atto sbagliato, e anche lei lo diceva, poi lui ha detto ‘l’ha firmato Renzi’… no, no,  l’ha firmato lui”. E aggiunge: “Se qualcuno in campagna elettorale viene a chiedermi l’abiura perché abbiamo salvato migliaia di vite umane, non lo farò mai. Posso aver perso un punto nei sondaggi ma non posso perdere davanti ai miei figli l’umanità”, aggiunge.
“Bisogna intervenire sulla sicurezza, ne serve di più, ma non bisogna metterla insieme al tema immigrazione: non mi interessa se sei un pusher nigeriano o un tramviere milanese: se hai ucciso una donna devi passare i tuoi giorni in galera. Quelli in camicia verde, qualcuno dei quali è un pistolero della domenica, quando erano al governo hanno tagliato fondi alla sicurezza, noi abbiamo investito”.
NON PRENDO LEZIONI DA TRUFFATORI ED EX ONESTI
“Ci hanno accusato per anni di essere in mano alla massoneria ma ne hanno più loro…e allora mi sento di dare la mia solidarietà alla massoneria”, così ancora Renzi agli M5s. “Scelgono di restituire 23 milioni di euro agli italiani: è un pieno diritto. Il loro è stato un investimento pubblicitario, perché ci hanno fatto una campagna di comunicazione. Ma se vogliono la lotta nel fango, dico che noi abbiamo abolito il finanziamento pubblico, e quindi se facciamo a gara quelli che hanno restituito più soldi agli italiani finisce 6-0 6-0 per noi. Noi abbiamo restituito più di quello che avete restituito voi”, e sottolinea Renzi: “La mia indennità da presidente del Consiglio è la metà di quello che prendeva Di Maio dopo aver restituito”.
“Ci offendono e ci dicono tutto per anni, poi vengono beccati a fare i bonifici e photoshopparli come un truffatore qualsiasi. E allora dico: siete il partito degli ex onesti”, prosegue Renzi. “Sugli indagati siamo orgogliosi di aver detto che l’avviso di garanzia non è una sentenza: e lo diciamo oggi a Roma dove Virginia Raggi è sotto processo: ci auguriamo che sia innocente. Noi non abbiamo la cultura barbara giustizialista, noi siamo diversi”,

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