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Renzi al Lingotto: "Sono ottimista, il clima sta cambiando giorno dopo giorno"

Il segretario Pd davanti a 1700 persone al Lingotto, chiamate dal presidente del consiglio regionale del Piemonte

“Sono ottimista, sento il clima che sta cambiando giorno dopo giorno”, ha commentato Matteo Renzi dal palco del Lingotto di Torino, alla convention del Pd organizzata dal presidente del consiglio regionale del Piemonte e candidato al Senato, Mauro Laus. Renzi, rivolgendosi a millesettecento persone, ha aggiunto: “A me il confronto non permettono di farlo, ma non lo possono impedire a voi che per questo potete andare porta porta in questa ultima settimana di campagna elettorale a spiegare il nostro programma”.
“Berlusconi propone la flat tax? È più credibile Babbo Natale. Il nostro problema è che noi in questa campagna elettorale giochiamo tutto sui contenuti e gli altri sul messaggio semplice non concreto – ha aggiunto il segretario del Pd – Questa campagna elettorale è una delle più incredibili degli ultimi anni… Ho acceso la tv e ho visto Berlusconi a Porta a Porta. Tutto uguale a 17 anni fa con qualche aggiustatina: c’è chi fa crescere i capelli e chi i posti di lavoro…”.
E ancora, a proposito dei disordini della manifestazione antifascista di giovedì sera: “Chi picchia un carabiniere o un poliziotto non è uno di sinistra ma è un criminale che merita di andare dentro e di pagare fino all’ultimo giorno”.
“La candidatura alle Olimpiadi di Torino è una buona idea – ha detto un Renzi a tutto campo – Non bisogna farne una polemica ideologica, bisogna fare gli interessi di Torino e dei torinesi. Lo dico a chi amministra la città e che fa parte di quello stesso partito – aggiunge riferendosi al M5s – che ci ha fatto perdere la grande occasione delle Olimpiadi di Roma e ora aspetta il 4 marzo per dirlo”.
“Bella Torino quando aveva sindaci che lo facevano in modo straordinario come Sergio Chiamparino, per me un modello amministrativo”. Così Renzi ha ricordato gli oltre vent’anni di amministrazione di Torino del centrosinistra. “Con noi i revisori dei conti controllavano il bilancio – ha aggiunto – noi non li facevamo dimettere”.
Laus, nelle vesti di padrone di casa, aveva infiammato il pubblico con lo slogan: “Uniamo la nazione e continuiamo con la cura del forno Gentiloni”. “Nel 2011 l’Italia era un paziente con un quadro clinico allarmante. Oggi il quadro clinico è cambiato perchè è cambiata la terapia che gli è stata somministrata ed è cambiato il primario, nel 2011 c’era Silvio Berlusconi, oggi c’è Paolo Gentiloni”.
“Noi – ha aggiunto – non vogliamo tornare indietro vogliamo la continuità terapeutica perché sappiamo che il paziente Italia ha ancora la flebo e deve essere accompagnato verso la guarigione. Per farlo, però, non è sufficiente la terapia farmacologica del primario, serve un esercizio di responsabilità del cittadino che significa promuovere la cittadinanza attiva”, ha concluso.
Intervengono anche i segretari regionale e provinciale dem Davide Gariglio e Mimmo Carretta. “Il voto adempie alla scelta del partito e all’indicazione del candidato. Perché votare Pd? Il partito come una persona deve avere un sano stile di vita o rischia di ammalarsi. Se uno vive nel rancore e nell’ invidia ci possono essere ricadute sul corpo, oltre al rischio depressione. Il Paese ha un corpo, infrastrutture, laghi. Il Paese ha anche un’ anima: tensioni sociali e rabbia per le ingiustizie”, ha detto Laus.
Per il presidente della Regione Chiamparino “contro il populismo demagogico che va contrastato perché può pregiudicare i

risultati finora raggiunti. Ribaltiamo pessimismo e sfiducia che c’è anche nella nostra gente”.
“Saremo sempre al fianco dei lavoratori Embraco”: così Chiamparino, che ha invitato i partecipanti a un applauso “in solidarietà ai lavoratori che lottano ogni giorno. Noi non siamo venuti a fare comizi davanti ai cancelli della fabbrica, ma lavoriamo giorno e notte con impegno per salvare i 500 posti di lavoro”.

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