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Relazione DIA, la nota di Leggieri


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La relazione semestrale della Direzione Investigativa Antimafia, presentata al Parlamento, dimostra che la criminalità organizzata rafforza le sue ramificazioni a livello locale e potrebbe prepararsi a sfruttare ghiotte occasioni per inserirsi nei meccanismi legati all’utilizzo delle risorse del PNRR. Occorre tenere alta la guardia, così come non bisogna cadere, come dimostrano le analisi della DIA, nella illusione secondo la quale la Basilicata è una regione indenne dalle infiltrazioni criminali. Non è affatto così. Faremmo un grave errore se pensassimo ad una regione che è solo spettatrice rispetto a certi fenomeni. Le organizzazioni criminali, pure di tipo mafioso, che operano a livello locale sono un freno allo sviluppo e alla crescita economica e civile. Ecco perché il MoVimento Cinque Stelle continua ad insistere su alcuni temi di

fondamentale importanza per i lucani. Il primo riguarda la creazione della sezione della DIA in Basilicata. Le nostre iniziative in Consiglio regionale auspichiamo che trovino valido supporto da parte del Governatore Bardi. Svolgerà un compito prezioso anche l’Osservatorio regionale sulla legalità sulla lotta alla criminalità di stampo mafioso, voluto dal Consiglio regionale. Altro tema che reputiamo importantissimo riguarda la riapertura del Tribunale di Melfi, che con la Procura della Repubblica era un riferimento per il contrasto alla criminalità e la tutela dei diritti dei cittadini. L’ex presidente del Consiglio e capo politico del M5S, Giuseppe Conte, nella sua recente visita a Melfi ha dimostrato grande attenzione verso la questione del Tribunale inopinatamente soppresso nel 2013. Occorre sforzarsi tutti insieme, su tutti i livelli istituzionali, affinché i lucani abbiamo servizi adeguati, compresi quelli giudiziari, e non vengano mai lasciati soli.

Gianni Leggieri

Consigliere regionale del MoVimento Cinque Stelle

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