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Regione Puglia, inchiesta su 284 stabilizzati: "Assunti senza concorso molti parenti illustri"

Tra i precari che dal primo settembre saranno al lavoro ci sarebbero amici di assessori regionali in carica e parenti di componenti delle ex giunte Vendola, figli di dirigenti  e amministratori locali vicini al centrosinistra


La Procura di Bari sta indagando sulla stabilizzazione di 284 lavoratori precari della Regione Puglia, che dal prossimo primo settembre saranno assunti a tempo indeterminato, senza avere affrontato un concorso. Tra i precari ci sarebbero amici di assessori regionali in carica e parenti di componenti delle ex Giunte guidate da Nichi Vendola, figli di dirigenti di vari uffici regionali e amministratori locali vicini al centrosinistra.
L’inchiesta, secondo quanto riportato da Repubblica, è alle battute iniziali, con un fascicolo iscritto a modello 45, senza una notizia di reato ma con accertamenti delegati dal procuratore aggiunto Lino Giorgio Bruno. L’inchiesta è un atto dovuto alla luce degli esposti presentati alla magistratura penale e alla Corte dei Conti, con contestuale diffida della Regione a sospendere le procedure per le assunzioni.

Le presunte irregolarità, secondo quanto riferisce il quotidiano, sarebbero state commesse a partire da dieci anni fa, quando, sul finire della prima legislatura Vendola, i vari dipartimenti cominciarono ad assoldare personale a chiamata, senza sottoporlo a concorso, ma attingendo a short list o segnalazioni di dirigenti e assessori. Queste persone hanno accumulato negli anni titoli ed esperienza che sarebbero stati utilizzati, secondo quanto ricostruito da Repubblica, come argine rispetto all’ingresso di esterni.

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