Ravenna, donna uccisa a bastonate: il marito condannato all'ergastolo

Sentenza di primo grado per il dermatologo Matteo Cagnoni. Giulia Ballestri, 39 anni, fu ammazzata in una villa di famiglia il 16 settembre 2016.
RAVENNA – Condannato all’ergastolo per aver ucciso la moglie a bastonate: è questa la sentenza pronunciata in serata in Corte d’Assise di Ravenna nei confronti del dermatologo Matteo Cagnoni, 53 anni, per l’omicidio pluriaggravato della moglie, la 39enne Giulia Ballestri ammazzata a bastonate. L’imputato è stato condannato anche al risarcimento di tutte le parti civili. Novanta giorni per le motivazioni.
Giulia Ballestri, madre di tre figli, fu uccisa la mattina del 16 settembre 2016in una villa di famiglia, disabitata da tempo, nel centro di Ravenna. Il pm parlò di una vera e propria “mattanza”. Cagnoni era stato fermato dalla polizia tre giorni dopo il delitto nei pressi della villa paterna di Firenze: e da allora si trova in carcere.

Giulia Ballestri e il marito, Matteo Cagnoni, condannato all’ergastolo
Il marito – che non era presente alla lettura della sentenza, arrivata intorno alle 19 – nella mattinata odierna aveva ribadito la sua innocenza parlando di un amore corrisposto con la donna. I suoi difensori nelle arringhe conclusive avevano chiesto l’assoluzione “per non avere commesso il fatto” (ritenendo l’orario della morte della donna dovesse essere posticipato sulla base delle evidenze dell’autopsia, in un lasso di tempo in cui l’uomo, quel giorno di due anni fa, non era più in casa) e che in ogni modo venissero scartate le due contestate aggravanti, la premeditazione la crudeltà, citando tra le altre cose le sentenze della Suprema Corte sui casi Parolisi (delitto di Melania Rea) e Stasi (uccisione di Chiara Poggi).
Il Pm Cristina D’Aniello aveva chiesto per l’imputato l’ergastolo con isolamento diurno per un anno delineando un movente legato alla separazione dovuta al nuovo compagno della moglie di Cagnoni. Isolamento che la Corte non ha rìtenuto di imporre a Cagnoni.