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Professione social media manager: vantaggi e svantaggi dei freelance


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Al giorno d’oggi sono numerose le professioni digitali sulla cresta dell’onda, e fra queste una delle più gettonate è senza ombra di dubbio quella del social media manager. Questa figura, oramai diffusissima in ogni ambito o business, possiede molti vantaggi ma anche qualche svantaggio, un po’ come accade con tutti i lavori tipici del cosiddetto nomadismo digitale. Vediamo quindi di approfondirla.

Dai requisiti alle altre informazioni utili

Non basterebbe un romanzo per descrivere le mille attività che spettano ad un social media manager degno di questo nome. Di contro, prima di ogni altra cosa conviene iniziare cercando di capire se esistono dei percorsi formativi adatti per intraprendere questa professione. In realtà, non è obbligatorio alcun titolo particolare, tanto che spesso i social media manager iniziano con dello studio fai da te, seguito da un’esperienza in agenzia, per poi mettersi in proprio abbracciando la professione da freelance.

Per quanto concerne le attività svolte dal social media manager, questa figura si occupa principalmente di curare l’immagine aziendale sugli account dei principali social, da Facebook a Instagram. Lo fa producendo contenuti, dai post alle grafiche, e cercando di coinvolgere il pubblico della pagina.

Le opportunità lavorative da freelance sono molteplici, soprattutto perché si può lavorare per molti clienti insieme, e l’SMM potrà sceglierli personalmente (cosa che in agenzia non accadrebbe). Come è facile immaginare, per tutti i social manager freelance emerge la necessità di rimanere sempre connessi al web, per lavorare in remoto. Per questo motivo è possibile sfruttare alcune opzioni ad hoc, come la connessione ricaricabile per partita iva di Linkem, pensata per andare incontro alle esigenze di molteplici figure professionali, inclusi tutti coloro che lavorano nel digitale.

È chiaro che l’apertura di una partita iva richiede un approfondimento, che il social media manager dovrà tassativamente discutere con un commercialista esperto, per identificare il codice ATECO corretto.

Consigli su come gestire al meglio un account aziendale

Come prima cosa, è importante attenersi all’immagine dell’azienda, evitando dunque quei famosi “colpi di testa” che spesso si vedono su Facebook o su altri social media. Non bisogna quindi eccedere con la creatività, ma attenersi al tone of voice, tanto importante anche nel mondo degli influencer, stabilito insieme al cliente, per non creare un’immagine poco univoca e dunque potenzialmente in grado di confondere e di spiazzare il target. Salvo rari casi, ogni contenuto pubblicato sulla pagina social di un cliente dev’essere studiato e frutto di una programmazione accurata.

In secondo luogo, serve tenere sempre sotto controllo le interazioni, importanti per qualsiasi tipo di business aziendale e non, per capire se la linea tracciata ha colpito nel segno, o se servono delle correzioni in corsa, e per primeggiare sui propri competitors di riferimento. Ne è l’esempio calzante Mario Draghi, che, seppur in ambito politico, è riuscito a contrastare i suoi rivali principali facendo crollare le loro interazioni social, a testimonianza del valore che queste hanno sull’immagine di individui e aziende.

Infine, è il caso di evitare di proporsi per la gestione di una pagina su un social che non si conosce ancora bene.

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