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Ponte Morandi, Autostrade: “Convinti di aver rispettato gli obblighi”

Il cda della società si è riunito in mattinata per rispondere al Mit che vuole revocare la concessione: “Confermato il proprio convincimento in merito al puntuale adempimento degli obblighi concessori da parte della Società”


MILANO – Autostrade per l’Italia resta convinta di non aver mancato alcun obbligo prescritto dalla concessione che la lega al Ministero delle infrastrutture, anche per quanto riguarda il tratto genovese del Ponte Morandi, tragicamente crollato a metà agosto con la morte di 43 persone.

A mettere nero su bianco la posizione della controllata di Atlantia, società della famiglia Benetton, è stato il consiglio di amministrazione che si è svolto nella mattinata sotto la presidenza di Fabio Cerchiai. L’organo amministrativo aveva sul tavolo la lettera del Mit che ha avviato l’iter per la revoca della concessione. Autostrade “ha preso atto degli elementi di confutazione alla lettera del Ministero delle Infrastrutture datata 16 agosto 2018 predisposti dalle strutture tecniche della Società ed ha confermato il proprio convincimento in merito al puntuale adempimento degli obblighi concessori da parte della Società”. Non si specifica oltre sulla natura della risposta che verrà recapitata alla struttura di Toninelli, se non che “la lettera di riscontro ed i relativi allegati saranno inviati al Ministero nel termine assegnato”, ovvero domani.

l termine della riunione, una nota ufficiale ha fatto presente che i consiglieri si sono aggiornati – “nelle more degli esiti degli accertamenti in corso relativi al crollo del viadotto Polcevera” – sulle iniziative per la popolazione. “In particolare, gli aiuti alle famiglie colpite che hanno interessato più di 200 nuclei familiari, le iniziative di ripristino della viabilità cittadina, le ulteriori iniziative di agevolazione del pedaggio e l’avanzamento del progetto di demolizione e ricostruzione del ponte”. Autostrade ha sottolineato che “il Consiglio ed il Collegio Sindacale hanno rinnovato il proprio cordoglio per le vittime, il dolore per i feriti e la vicinanza all’intera comunità genovese ed alle Istituzioni”.

Soltanto ieri i vertici delle Autostrade avevano incontrato il commissario Toti e le istituzioni liguri per fare il punto sul piano di demolizione e ricostruzione del viadotto Polcevera. Un progetto nel quale potrebbero rientrare Fincantieri per la parte di realizzazione del nuovo ponte d’acciaio e Renzo Piano come super-architetto in grado di “donare” la rinascita dell’area alla sua città. Il governatore ligure ha detto ieri che la demolizione avverrà “entro 30 giorni” e chiesto una legge speciale al governo, mentre i vertici della società hanno detto di avere più opzioni per la riscostruzione, intanto hanno esteso la gratuità dei pedaggi nell’area.

Del caso aveva parlato in mattinata il sottosegretario Giancarlo Giorgetti, durante la festa del Fatto Quotidiano: “Sulla revoca delle concessioni bisogna andare dritto per dritto. C’è una procedura già avviata, a tutti si concede il diritto di difesa, avranno pochi giorni per rispondere e poi si deciderà”. Nonostante quel che sostiene Autostrade, per Giorgetti quello che è accaduto a Genova “è talmente eclatante che, a mio giudizio, non capisco come non possa essere ritenuta responsabile anche la società Autostrade, oltre a chi doveva vigilare”. Divergente dal M5s invece l’opinione sulla nazionalizzazione: “Onestamente esprimo dubbi che l’Anas abbia le strutture tecniche e le capacità per fare cose del genere”.

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