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Pnrr, Giordano (Ugl): “Per la Basilicata sia un’enorme opportunità”


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“L’Ugl è pronta a dare un appoggio al piano di sviluppo della Regione. Da Bardi ci aspettiamo un confronto con le parti sociali, tutte, se veramente dobbiamo ragionare con occhi e cuori nuovi tralasciando vecchie sterile polemiche che non aiutano al bene della Regione. Siamo per riattivare energie positive ma non è pensabile affrontare una tempesta perfetta di tale portata con gli strumenti e le risorse del passato”.

Lo ha detto Pino Giordano dell’Ugl Matera a termine dell’incontro promosso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri su ‘Italia Domani – Dialoghi sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza’ che si è svolto a Potenza nell’Auditorium del Conservatorio Carlo Gesualdo da Venosa alla presenza dell’On. Roberto Speranza, Ministro della Salute, On. Mara Carfagna, Ministra per il Sud e la Coesione territoriale e l’On. Giuseppe Moles, Sottosegretario all’Informazione e all’Editoria della Presidenza del Consiglio.

Per Giordano, “anche per il nostro territorio, gli effetti della crisi russo ucraina sull’economia della Regione potrebbero rivelarsi drammatici: per l’Ugl, l’evoluzione del conflitto e l’impatto delle sanzioni decise dai Paesi occidentali generano elevate incertezze, a partire dal caro energia. In tale contesto, preoccupano i riflessi sul nostro sistema industriale, in particolare sulle imprese energivore, su tutto il sistema industriale lucano e il relativo impatto sull’occupazione considerato che in assenza di interventi radicali rischiamo migliaia di ore di cassa integrazione. Pnrr deve rappresentare un’opportunità unica per avviare un reale processo di sviluppo e modernizzazione della Basilicata, fondato sull’innovazione, sulla digitalizzazione, sulla transizione ecologica ed energetica. Se veramente crediamo in una ripresa, l’obiettivo è quello di puntare sui giovani con fatti, non parole. L’Ugl – prosegue Giordano – da questo incontro intende rimarcare che non può avvenire un tanto acclamato rilancio della crescita economica del mezzogiorno, facendo a meno delle risorse della Basilicata la quale deve pur sapere spendere e bene i fondi messi a disposizione dal Pnrr. Incessantemente dal giorno dopo l’inizio dell’anno nuovo una lunghissima carovana di giovani e meno giovani lascia la nostra terra, talenti che portano con loro le proprie capacità, il proprio coraggio, il proprio entusiasmo e anche più prosaicamente i propri soldi. Ed è la triste verità, sono scesi per Natale, ripartono col ‘pacco da giù’, perché non è stato dato loro la possibilità di rimanere. I mandanti di questo esodo – afferma a muso duro Giordano – si conoscono: politici che non hanno saputo trasformare le nostre risorse naturali in opportunità di lavoro, in qualità della vita. Tra le cause maggiori che inducono a lasciare il nostro Paese, la mancanza di lavoro. Non c’è nulla di più triste che vedere pullman colmi di giovani lasciarsi alle spalle le proprie radici che dopo i pranzi di famiglia, lo scambio di regali, le rimpatriate con gli amici, ogni anno di questo periodo, lasciano il caldo abbraccio delle proprie origini per andare incontro al loro futuro. Per l’Ugl – prosegue Giordano – è stagnante la tendenza ormai radicata e destinata ad aumentare nel tempo, che lascia una Regione, piena di possibilità in potenza, priva di qualsiasi valido sostegno cui aggrapparsi per risorgere. Basilicata e il suo territorio sono vittima di un sud sempre più malato in un’Italia a due velocità: impietosamente riteniamo di poter tratteggiare per il trascorso anno 2021 le fattezze di un territorio ammorbato dalla disoccupazione e dall’emigrazione, diventando sempre più vecchio, più povero e più solo. Dalle fazioni politiche lucane si è aperta la caccia alla ricetta della medicina ideale, ma tra le differenti visioni l’unico punto concorde riguarda la gravità della malattia. Se fuggono le persone migliori, la speranza di un reale cambiamento rimane lontana anni luce. Spendere bene le tante risorse destinate dal Pnrr non con slogan o proclami dal senso complicistico del ‘vedremo-faremo-diremo’. E qui chiediamo di lavorare insieme per progetti e programmi credibili, da verificare periodicamente ma il nodo è proprio questo, monitorare tutto quello che produttivamente si avvia registrando i risultati affinché si producano reddito, lavoro e occupazione. Occorre, pertanto, rivedere le strategie in materia di politica energetica, puntando alla diversificazione delle fonti di approvvigionamento. Urge per la Basilicata, investire quote del Pnrr al fine di finanziare in maniera massiccia politiche attive del lavoro e progetti di formazione, unitamente a misure dirette a sostenere la ricerca e l’innovazione nella prospettiva di supportare il processo verso la transizione energetica. Pnrr Basilicata deve essere opportunità unica per lo sviluppo e le infrastrutture. L’Ugl si aspetta che i soldi vengano investiti in maniera intelligente andando finalmente a realizzare strade sicure e percorribili dove il futuro economico e sociale del territorio dipende molto da questi aspetti, la politica dia una risposta immediata sulle infrastrutture, fondamentale per rivitalizzare l’economia ed il lavoro. Le aziende lucane dell’industria e del commercio, così come quello del comparto alberghiero, pagano in termini drammatici l’assenza di infrastrutture. La pandemia ha messo in ginocchio interi comparti e la politica non può più sottrarsi ma deve mettere mano a questa esigenza. Le strade che ci sono si presentano fatiscenti come la Basentana e assolutamente insufficienti per rispondere alla domanda di sviluppo. E’ essenziale, inoltre, potenziare le infrastrutture scolastiche e destinare maggiori risorse all’istruzione e alla formazione professionale al fine di favorire il ‘matching’ tra domanda e offerta di lavoro e valorizzare l’immenso patrimonio di competenze presente nella regione senza rispolverare per la scuola belle parole e molte perplessità. L’Ugl – conclude Giordano – è pronta con uomini, idee e strutture ed è soprattutto aperta al confronto e in linea con una Regione che deve necessariamente ripartire”.

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