Pizza napoletana in teglia fatta in casa, il segreto per farla soffice: “Il trucco è come si stende nella teglia”
La pizza fatta in casa ho sempre il suo fascino, sono molte le varianti, sia negli ingredienti per la preparazione dell’impasto, che nella lavorazione. A seconda dei gusti, possiamo preparare una pizza più o meno alta, condita come più vi piace, partendo sempre dallo stesso impasto base.
Ovviamente la classica è sempre la margherita, ma anche per questa classica, troviamo versioni preparate con il passato di pomodoro che con i pomodori pelati. Ma adesso vediamo come calcolare la quantità di impasto da mettere in una teglia, per una pizza di altezza media, ma ovviamente potete variare questa quantità a vostro piacimento. I
l calcolo è semplicissimo, basta calcolare l’area della teglia e moltiplicarla per 0,60. Per esempio per una teglia rettangolare 30X40, non dovremo fare altro che moltiplicare 30x40x0.60= 720, cioè dovremo mettere 720 gr. di impasto, mentre per una teglia rotonda da 28 cm, dovremo moltiplicare 14x14x3.14×0.6=370, quindi 370 gr di impasto. Quindi adesso non ci resta che preparare l’impasto da farcire secondo i propri gusti. Di seguito andremo a preparare un impasto base per una teglia rettangolare 30X40.
Pizza napoletana in teglia, Ingredienti:
Per l’impasto
- 450 gr farina tipo 0
- 270 gr di acqua
- 8 gr di sale
- 1 gr di lievito di birra fresco
Per condire:
- 300 gr di passato di pomodori
- Olio evo
- Sale
- mozzarella
Procedimento:
Nella ciotola della planetaria, mettete la farina, ed iniziate a mescolare con la frusta K a velocità bassa. Nel frattempo mettete il lievito in una ciotolina, e scioglietelo con poca acqua presa dal totale. Unite alla farina 200 grammi d’acqua, sempre mescolando a velocità bassa. Fate mescolare per circa cinque minuti, poi sostituite la frusta K con il gancio. Azionate la planetaria a velocità media, e unite prima il lievito, e poi piano piano la restante acqua. Appena l’impasto avrà assorbito tutta l’acqua, unite il sale, e fate lavorare la planetaria fino a quanto l’impasto non risulterà incordato.