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Pescara, muore nella notte a 48 anni

Marco Ammanniti era dipendente dell’Anas, dirigente sindacale ed ex giocatore e grande appassionato di rugby. Si era trasferito dall’Aquila dopo il sisma. Il dramma in casa.
PESCARA. Una tragedia nel sonno, nel cuore della notte. E nel silenzio. Se n’è andato così questa notte a 48 anni un dirigente sindacale e dipendente dell’Anas, Marco Ammanniti, ex giocatore e grande appassionato di rugby dell’Aquila (prima con il Cus poi con la società neroverde entrando anche nella nazionale giovanile).

 Ammaniti si era trasferito a Pescara dopo il terremoto del 2009 e anche qui aveva continuato la sua passione sportiva collaborando con il Pescara rugby.  Questa notte è stato tradito dal cuore nonostante da qualche tempo avesse cominciato a tenerlo sotto controllo per via di qualche problemino. Lascia la mamma, la sorella e un gran numero di amici a dimostrazione della sua affabilità. “Lo ricordiamo tutti come una persona disponibile sia nei momenti di crisi sia nei momenti di gioia, ora intorno a noi c’è una grande vuoto”, spiegano ancora increduli della sua morte. Un malore che si è trasformato in dramma nella casa di Pescara dove Ammanniti viveva con la sua compagna. La salma viene trasferita all’Aquila per la camera ardente allestita nella casa di famiglia a Santa Barbara. Domani i funerali.
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