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Peperone mbuttunato: morbido, succoso e saporito. La ricetta tradizionale della nonna. Ottimo come piatto unico

Peperone “mbuttunato”: morbido, succoso e saporito. La ricetta tradizionale della nonna. Ottimo come piatto unico. Il peperone imbottito, il re della tavola. Quando c’è lui durante il pranzo domenica tutto tace. Ogni boccone è un ritorno al passato, alla nonna, alla tovaglia che odora di lavanda, di gnocchi fatti in casa.

Ogni boccone è un’esplosione di sapori. L’umore cambia, si è più felici. La pancia è piena, il sorriso torna a risplendere sulla faccia e tutta la famiglia è felice. Il problema è il giorno dopo, quando a causa delle calorie assimilate mangeremo solo frutta e verdura bollita, stavolta.

Ma vabbè, torniamo a parlare di cose serie. Vogliamo proporvi quindi il “peperone imbuttunat” della tradizione napoletana spiegato da Nonna Ninì

Ingredienti ( per 6 persone. Un peperone sarà sufficiente, anche se gli appassionati ne mangeranno due) del Peperone mbuttunato.

6 peperoni ( non importata il colore, la pezzatura la decidete voi. Non troppo grandi, non piccoli di certo)

Il ripieno

  • 1 kg di carne bovina
  • 3 melanzane
  • 3 peperoni
  • 3 zucchine
  • capperi
  • olive nere
  • mollica di pane
  • pepe
  • sale

Preparazione

Per prima cosa arrostiamo i 6 peperoni. Il vero segreto infatti è non riempirli da crudi ma dopo cotti. Non cuocerli del tutto tanto da renderli troppo “molli”, flaccidi.

Cerchiamo di tenerli un po’ più croccanti. Dopo fatto questo li mettiamo in una casseruola in modo tale che la pelle possa staccarsi facilmente ( anche se togliendoli un po’ più crudi, faremo più fatica, ma ci vuole pazienza. La cucina è così). Si spellano, si puliscono e poi si tengono da parte.

La farcia

E qui viene il bello. La sinfonia, in pratica. Ci sono i fiati, gli archi, le percussioni. Prendiamo i peperoni ( quelli crudi) li tagliamo prima a striscioline, poi a dadini piccoli e li mettiamo in un piatto. A questo punto tocca alle zucchine. Le tagliamo a pezzi piccoli.

Diciamo mezzo polpastrello ( per rendere l’idea). E facciamo la stessa cosa con la melanzana. Intanto prepariamo la carne tritata e il pane raffermo che faremo “spugnare” nell’acqua ( come le polpette insomma).

La cottura ( la prima)

Prendiamo una padella e ci mettiamo dell’olio di arachidi, mettiamone una quantità copiosa dato che le cose da friggere sono tante. I primi ad essere fritti saranno i peperoni. Li facciamo andare e poi li mettiamo da parte.

Poi le zucchine, poi le melanzane. Non alterate i passaggi. Le melanzane sono come le spugne, prendono più olio. A questo punto, prendiamo il pane fatto spugnare e la carne. Mescoliamo il tutto nell’olio.

Giriamo, e mentre lo facciamo inseriamo le verdure cotte in precedenza. Occhio: la carne non deve cuocere del tutto. Abbiamo una seconda cottura: va a finire che si secca tutto. Il segreto: ricordate quando abbiamo preso i peperoni spellati e messi in una ciotola? Quell’acqua che hanno spurgato, la prendiamo e la inseriamo nel composto.

Assemblaggio del peperone mbuttunato

Prendiamo i peperoni, li apriamo e cominciamo a “mbuttunare” ( imbottire) il tutto. Delicatamente e con devozione. Dopo il procedimento li mettiamo in un piatto.

Seconda cottura

Per questo passaggio ci vuole attenzione e amore. Prendiamo altro olio e lo inseriamo nella padella, se l’olio di prima è finito. A questo punto prendiamo ogni peperone, e uno ad uno lo friggiamo lasciando che tutti i sapori si concentrino e diventino una sola anima.

Quando avrete finito, lasciate raffreddare. Quando avranno raggiunto una temperatura adeguata per essere mangiati senza scottarsi, allora potrete gustarli come si conviene. Buon appetito. Se volete potete anche metterli in forno anziché friggerli se volete risparmiare un po’ di tempo.

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