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Pensioni d'oro: Di Maio attacca Repubblica, ma non conosce il testo di cui parla

In un post su Facebook, il vicepremier se la prende con gli articoli che hanno svelato il progetto di legge della maggioranza. La nostra replica e il testo del provvedimento


C’è qualche giornalista di Repubblica che ha paura di perdere la sua pensione d’oro?”. Con queste parole il vicepresidente del Consiglio Luigi Di Maio ha attaccato Repubblica per gli articoli con cui il nostro giornale sta dando conto del progetto di legge depositato dai partiti di maggioranza e che punta a colpire le pensioni più alte. In un post su Facebook, Di Maio parla di “articolo pieno di falsità” e incarica i suoi follower di diffondere il post sui social per smontare tutte le bufale dell’articolo e ristabilire la verità”.

La risposta di Repubblica a Di Maio.
Nessuna “bufala” da Repubblica, nessuna “falsità”, come scrive Luigi Di Maio. Semplicemente, come spesso accade, il vicepresidente del Consiglio mostra di non avere la minima conoscenza dei temi di cui sta parlando. Il progetto di legge d’iniziativa dei deputati D’Uva e Molinari depositato alla Camera con tanto di simbolo del Movimento 5 Stelle, disponibile sul sito di Repubblica e di cui abbiamo dato ampio conto nei giorni passati, non calcola la differenza tra contributi versati e contributi ricevuti, ma si limita a ricalcolare l’età della pensione di vecchiaia secondo una tabella calcolata oggi sulle speranze di vita attuali, compiendo così una penalizzazione sul metodo retributivo, come scritto nella seconda riga del progetto di legge che forse Di Maio ha letto. Repubblica, inoltre, non ha mai affermato che la maggioranza delle persone colpite dal provvedimento saranno donne, ma semplicemente che le donne saranno in proporzione più colpite degli uomini. È ovvio che sia così, perché in passato l’età di pensionamento di vecchiaia delle donne era sensibilmente più bassa di quella degli uomini.

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