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Pasticcio zona rossa in Lombardia, i dati erano errati: ma chi ha sbagliato?

Italia

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Pasticcio in Lombardia che in una settimana passa da gialla, a rossa e ora ad arancione percorrendo così tutto l’universo dei colori della pandemia italiana.

Quasi un giallo la zona rossa in Lombardia durata una settimana e che da domenica 24 verrà invece declassata a zona arancione da una nuova ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza.

La Lombardia non avrebbe dovuto finire in zona rossa, ma in zona arancione e questo sarebbe accaduto per un errore nei dati.

Ma chi ha sbagliato? Questo non è chiaro, perché i dati epidemiologici e sulla situazione sanitaria nelle regioni le elaborano le regioni stesse e il Comitato tecnico-scientifico e la cabina di regia si basano sui dati mandati dai territori. Anche L’Istituto superiore di sanità basa il suo monitoraggio giornaliero e settimanale sui dati che provengono dai territori e che sono inviati dalle varie aziende sanitarie regionali.

La decisione è giunta al termine di una doppia riunione della cabina di regia venerdì 22 gennaio. Fonti di stampa affermano che la seconda riunione non era prevista, fatto sta che la Lombardia ottiene il passaggio in zona arancione e al termine della prossima settimana, se i dati resteranno buoni come ora, si passerà in zona gialla.

Fontana accusa Roma

Ma il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana non ci sta a passare come coloro che hanno commesso l’errore e afferma che loro hanno “fornito informazioni corrette” e quindi “a Roma devono smetterla di calunniare la Lombardia per coprire le proprie mancanze”.

I dati inviati dalla Lombardia errati

L’agenzia di stampa Ansa, però, citando due fonti qualificate, scrive che la decisione della cabina di regia della scorsa settimana si è basata su di un Rt errato inviato dalla Regione stessa, dove è l’assessorato al Welfare della neo nominata Letizia Moratti ad averne la responsabilità politica.

Lo stesso Iss fa notare che i dati analizzati dalla cabina di regia sono stati “ripetutamente validati dalla stessa Regione”, riporta l’Ansa.

E viene fatto notare che è stata la stessa Lombardia a rettificare i dati il 20 gennaio inviando una rettifica del numero di casi sintomatici, che sono gli unici che rientrano nel calcolo dell’Rt.

Tale errore nella comunicazione dei dati, ha fatto passare l’Rt da 1,4 a 0,88 con i nuovi dati comunicati.

L’intervento di Salvini

Salvini ha affermato che “chi ha sbagliato paghi” per i “danni morali ed economici enormi”, ma si rivolgeva al governo. Tuttavia l’errore potrebbe essere stato della Regione dove l’assessorato al Welfare è nelle mani di Letizia Moratti, neo nominata proprio con il suo avallo.

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