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Parlamentarie, i candidati Cinque Stelle a Bologna e in Emilia-Romagna

Annunciati i vincitori della consultazione. Capilista in città Dall’Osso e Montevecchi Alcuni tornano ai blocchi di partenza, pronti a correre per un altro giro di giostra: a partire da Matteo Dall’Osso e Michela Montevecchi, rispettivamente capilista per la Camera e il Senato a Bologna. O ancora Giulia Sarti, che primeggia in Romagna ed è pronta a lasciare di nuovo la sua Rimini per la Capitale. Hanno finito la loro prima avventura e i militanti, attraverso il voto online, hanno detto: ricandidatevi.
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Altri, invece, sono delle new entry. Sconosciuti o quasi, gravitano da tempo attorno al Movimento tra banchetti, attività sul territorio, manifesti sui social. Alle Parlamentarie hanno preso meno click dei candidati vip ma si sono guadagnati comunque un posto nel listino bloccato, ai nastri di partenza, nella speranza di essere catapultati a Roma dopo la notte del 4 marzo. Perché il giorno dopo, ha detto ieri il candidato premier Luigi Di Maio a Pescara, “potremmo svegliarci con un governo a 5 stelle”.
Ecco a voi l’esercito grillino schierato nei listini bloccati dell’Emilia- Romagna per la Camera (quattro collegi plurinominali) e il Senato ( due collegi). Un esercito scelto attraverso le primarie online del Movimento 5 Stelle che si sono concluse il 18 gennaio. La suddivisione dei seggi – e quindi il numero parlamentari eletti – avverrà col metodo proporzionale in base ai voti presi dal partito. E molto dipenderà, da questo punto di vista, dalla sfida nei collegi uninominali. Solo che per quelli Di Maio non ha ancora comunicato gli alfieri a 5 Stelle.
I nomi in corsa, per adesso, sono 24, in sei listini da quattro candidati ciascuno. A Bologna, per Montecitorio, il primo della lista è il deputato uscente Matteo Dall’Osso, che ha fatto il pieno di preferenze. Quarant’anni a maggio, di sé scrive: “Il mio interesse per la politica nasce dal mio bisogno di comunicare al mondo la mia storia personale contro la Sclerosi Multipla”.
Subito dopo c’è Alessandra Carbonaro, manager della Promo music. Al terzo posto Davide De Matteis, uno degli avvocati del Movimento sotto le Due Torri, che ha difeso anche il consigliere comunale Marco Piazza. Chiude, per il principio dell’alternanza uomo- donna, Valentina Ferretti, un’esperienza da educatrice e una laurea in filosofia col massimo dei voti. Sempre per la Camera, i capilista negli altri territori sono altrettanti “ big” piuttosto noti all’elettorato grillino, che hanno ricevuto di nuovo fiducia dalla base. C’è Giulia Sarti a Rimini, la reggiana Maria Edera Spadoni e Vittorio Ferraresi, di Cento. Tutti riconfermati. Da segnalare invece l’esclusione di Paolo Bernini – che entra tra i “ supplenti”, cioè coloro pronti a subentrare in caso di eventuali defezioni di chi è arrivato prima –, animalista convinto, che balzò agli onori della cronaca, tra le altre cose, per la storia dei “microchip sotto pelle”.
Ora il Senato. In Emilia-Romagna c’è un collegio unico che comprende Bologna e Romagna. La prima della lista è la bolognese Michela Montevecchi, classe 1971, professione insegnante e senatrice uscente. Dopo di lei, i militanti del Movimento

hanno cliccato su Marco Croatti, riminese, e ancora su un altro volto bolognese conosciuto, quello di Elisa Bulgarelli. Chiude Davide Brunelli. Nell’altra circoscrizione, il capolista è Gabriele Lanzi, originario del modenese. Rispetto alle Politiche del 2013 non ci sono, ovviamente, Adele Gambaro, Maria Mussini, e Mara Mucci, tutte entrate in rotta di collissione col Movimento di Grillo e Di Maio.

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