EXITO STYLE

ParkourLi conoscet…

ParkourLi conoscet…

Parkour

Li conoscete? Io li definisco i guerrieri di nuova generazione! Guardandoli mi vengono subito in mente tutti i super eroi dei fumetti ai quali basta un salto per raggiungere la cima di un palazzo ed un altro per scendere… C’è chi li definisce pazzi chi dei miti… Loro si definiscono solo dei parkourcioè ragazzi che amano attraversare la città esprimendo al meglio la loro arte… la chiamano arte… e chi potrebbe dargli torto… movimenti perfetti, coreografie fantastiche sono il risultato di un allenamento continuo del fisico e della mente… di una ricerca continua dell’equilibrio! Chi non vorrebbe vederli sfrecciare sopra il tetto di casa propria? In principio i parigini non amavano tanto queste scorribande sulle loro proprietà, gli scambiavano per ladri… poi col tempo si sono abituati e adesso c’è la gara per riuscire a fotografarli nelle loro evoluzioni… non vi sembra di essere nel fumetto dell’uomo ragno?

Silvio blogger
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Silvio blogger

Ave Costantino?
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Ave Costantino?
In questi ultimi tempi, segregato in casa per motivi di studio, devo essermi perso qualcosa. Chi sarebbe questo Costantino che è diventata la parola magica per avere tanti accessi al proprio sito? Se ne sente parlare dappertutto… Non mi dire che…noooo! Ma davvero? E’ un’altro prodotto della tivvù di quel mezzuomo che si fa chiamare Mariadefilippi? Ma di quale programma? Io penso invece che in uno sprazzo di cultura la gente cerchi informazioni sul vero Costantino. Beh eccovi accontentati…

Vissuto fra il 280 circa ed il 337 d.C., Costantino era figlio di Elena e Costanzo Cloro. Alla morte del padre venne acclamato imperatore dall’esercito in Britannia, provocando la reazione di Massenzio, proclamato, nel frattempo, Augusto a Roma. Costantino lo sconfisse a Roma a Ponte Milvio e divenne padrone dell’occidente. Nel 313, con l’editto di Milano, legalizzò il cristianesimo, ponendo così fine alle persecuzioni. Sconfitto Licinio, imperatore d’Oriente, divenne signore assoluto dell’impero e, ricostruita Bisanzio, con il nuovo nome di Costantinopoli, vi trasferì la sede imperiale e da lì avviò riforme militari, amministrative e monetarie. Favorevole ai cristiani, convocò il Concilio di Nicea, sostenendo strenuamente le posizioni della chiesa di Roma.
Oppure cercavate questo Costantino?

Arriva la bomba, che…

Arriva la bomba, che scoppia e rimbomba

La prossima volta che vado all’estero e sento parlare degli italiani come un popolo di approssimativi, nullafacenti, ritardatari e irresponsabili, mi arrabbio davvero. Insomma, come è ormai tradizione, quando ci sono elezioni in vista iniziano a ricordarcelo con mesi di anticipo: ma che vogliamo di più? Siamo meglio degli svizzeri, altroché.

Volevo esprimere il …

Volevo esprimere il MIO punto di vista su tutto questo pacifismo imperante in Italia.
Ora, io ho vent’anni e le mie parole vanno prese “cum grano salis”…però a me la situazione appare alquanto incasinata.
Vogliamo la pace. Questo è appurato. Ma pace deve essere solo per noi?
Mi spiego: fuori le truppe dall’Iraq SUBITO; si ok ma…e gli irakeni? Loro non meritano di stare in pace?
Oramai in Iraq ci siamo, e che sia Onu o Usa credo sia nostro dovere rimanerci e far sì che le cose si risolvano, per quanto in nostro potere
Altra cosa: siamo pacifisti e vogliamo la pace..quindi dovremmo anche ricercare il dialogo, no? Però con i terroristi non vogliamo nessun tipo di dialogo! Perché noi, occidentali e civili, mai dialogheremmo con chi ci mette bombe sotto casa.
Ora, non sto dicendo che dobbiamo fare “Peace&Love” a gente che vorrebbe farci saltare per aria, però insomma: possiamo essere pacifisti ma usare la regola del “O noi, o loro” con i terroristi?
Fosse successo a me quello che è successo in Spagna e avessero colpito qualcuno dei miei cari, ci avrei pensato due minuti e avrei messo il mio pacifismo da una parte per qualche ora, in attesa di strozzare con le mie mani i colpevoli.
Però tutto questo caravanserraglio, a me fa tanto ridere. Perché, fin che sono io ad avere le idee confuse è anche accettabile..ma quando le idee confuse ce l’hanno persone che ci governano beh..allora è un po’ UN CASINO!

Quattro chiacchiere …

Quattro chiacchiere con…
Selvaggia Lucarelli
www.ciccsoft.com/interviste


Selvaggia, sei attualmente la più celebre delle bloggers italiane, la più famosa “non-famosa” dello spettacolo, la principale voce nelle chiavi di ricerca su Google quando entrano sul nostro sito. Che hai da dire a tua discolpa?
Che io per me ho preso solo qualche spicciolo. Che dovete indagare sulla mia vicina di casa. Che dobbiamo interrompere questa intervista perchè una camionetta della polizia ha investito il gatto del portiere. Sono mezza vip, ora prendo in prestito scuse celebri.
29 anni, diplomata al conservatorio “La scaletta” dove hai imparato a fare le scalette e poi? Tanto teatro, pure troppo. E in tv quando ci vai? Un programmino sui blog magari.

Due anni fa hai ricevuto per regalo di compleanno un blog. Robe da mandare a quel paese il tuo amico. E invece parte un’esperienza nuova che oggi porti avanti con simpatia e impegno. Ma chi te l’ha fatto fare di scriverci? Non bastava un “bello, grazieeee!” e poi lo lasciavi li a prendere polvere?
Ma che intervista è? Fai le domande e ti dai anche le risposte? Neanche Berlusconi a Porta a Porta arriva a tanto.
Veramente erano due domande separate…comunque fa niente. Quanto ti ha cambiato avere un blog? Poco, poco e niente, quasi nulla o davvero poco?
Ha cambiato tutto. Da un paio di mesi il direttore di banca mi saluta anche se ancora con una leggera diffidenza. Se devo fare una scelta del tipo posare leggermente svestita per una rivista maschile mi domando non cosa dirà mia madre o il mio fidanzato, ma : “Cosa mi diranno quei tremila simpatici sfrantuma palle dei miei lettori?”. Ho un sacco di gente a cui rendere conto delle mie azioni. Tutte le persone che conosco, prima di darmi informazioni riservatissime quali la marca dei croccantini che danno al cane, fanno sempre questa premessa: “Oh, ti dico ‘sta cosa ma tu mi raccomando non la scrivere sul blog!”.
Sul tuo sito prendi in giro spesso il mondo dello spettacolo. Che cosa salvi e cosa butti di questo grande carrozzone?
Non dico più cosa butto perchè poi scendo a compromessi, mi viene fatto notare e vorrei che della mia incoerenza si parlasse il meno possibile. Salvo la Gialappa’s, le Iene, la Cortellesi, Gerry Scotti, Fiorello, Bonolis, Report, Terra, il Grande Fratello, Tedeschi e la Di Gati…insomma, ce n’è di gente che mi piace.
Dicci la verità. Dopo più di un anno quanti soldi hai raccolto grazie alla tua campagna “Aiutami a preservare la mia moralità: mantienimi!”? Ho pensato di mollare tutto e seguire la tua strada con una raccolta fondi su Paypal pure io. Ho speranze?
Sì, quanta ne hanno gli investitori Cirio di rivedere qualche euro.
Dicci, quando tu vuoi fare una modifica sul blog, prendi il telefonino, chiami Claudio e ci pensa lui? Come i veri vip. Fantastico. Che ne dici di aggiornare i links allora? Ci sono ancora i “grumi da sciogliere” di Grassilli e poi alcuni blog hanno cambiato casa!
Alcuni blog hanno cambiato casa perchè i titolari sono testimoni di mafia e non va rivelato il nuovo domicilio. Grassilli per esempio ha rivelato di aver visto Andreotti e 
Neri pomiciare al Gianicolo e da quel dì bisogna camuffare il suo vero indirizzo.
Cos’è questa storia che scriverai un libro? Davvero hai trovato qualcuno disposto a pagarti per mettere alle stampe il vademecum per non diventare famose? Ma dai…
Ho trovato la Mondadori. Del resto pubblicano anche i libri di Linus e Pieraccioni, avevano poco da fare gli schifiltosi.
Perchè secondo te i blog hanno ancora poco appeal sul mondo dello spettacolo in generale? Nessuna collega ti ha ancora seguito in questa avventura on-line. Troppo impegnate?
Perchè è un ambiente in cui si usa molto prendersi sul serio.
Perchè Pappalardo non ha vinto il Festival? Troppo duro il testo per una platea soporifera come quella in Riviera o non siamo ancora pronti per questo genere di musica?
Fegiz e Dustin Hoffman l’hanno osteggiato fin dall’inizio.
E’ vero che bazzichi con Laerte Pappalardo? (confesso di aver rubato la domanda alla Gialappa’s). Che cos’ha di speciale che gli altri non hanno? Se ce lo dici da domani ci impegniamo tutti di più.
Se vuoi sapere cosa ha di speciale va nel mio sito sezione “
foto- volemose bene“.
L’Isola dei famosi. Come mai tutto questo successo? E’ brava la Ventura, è bravo Mazzocchi oppure era semplicemente uno spasso vedere la Contessina in mezzo alle onde? Tu cosa ne dici?
Era divertente e appassionante. L’audience e il tasso alcolico di Pinketts crescevano puntata dopo puntata. E’ stata un’esperienza entusiasmante.
I tre dischi che porteresti con te sull’Isola deserta. Se te li lasciassero ascoltare…
Neffa Neffa e ancora Neffa. Adoro quest’uomo.
Cosa ne pensi del programma “Bisturi”? Siamo alla frutta in tv come ha detto qualcuno oppure non è niente di più dell’ennesimo reality show fatto sulla pelle di qualche povera cavia? Dove andremo a finire?
Finirà che il presidente del consiglio si fa un lifting ed acquista una panca per gli addominali alle cinque del mattino telefonando ad Home Shop Europe. Ti immagini?
Già. Infatti è successo per davvero ma certe cose proprio non le dicono in tv… Di un pò, poseresti per un calendario delle blogger insieme a ProserpinaGiulia Blasi e La Pizia? L’ho già chiesto alla Pros e sembrava d’accordo…
Sì ma a figura intera occupo tre mesi solo io.
Penso che possa bastare…troppe domande stupide poi stancano. Un’ultima cosa. Qual è il tuo numero di cellulare? Sai, per fare più audience. 😉
0346663859 . I numeri sono esatti. Ora trova l’ordine giusto.

Haramlik

Haramlik
E’ un diario giornaliero tenuto da Lia, un’insegnante all’Universita’ del Cairo che vi invito ad andare a leggere, ogni tanto. L’indirizzo e’ questo: http://www.ilcircolo.net/lia/ Ieri il diario cominciava cosi’: “Io non ce la faccio più, a dovermi vergognare ogni volta che Berlusconi apre bocca.
E non ce la faccio più, davvero, a dover affidare la mia incolumità fisica al fatto che quell’uomo è considerato internazionalmente, grazie a Dio, un coglione! Alla TV spagnola, mi dicono, la dichiarazione: “Ma secondo me è stata ETA, non possono essere stati quei quattro beduini di Al-Qaeda”, passa e ripassa, commentata da gruppi di giornalisti che ridono. “Ridono?” “Ma sì, lo sai che non lo prende sul serio nessuno…” E pensa che bello, per una che vive in Egitto. Abbiamo fatto una battaglia con i ragazzi, ieri, per farli scendere dalla “barricata araba” e farli sentire parte di un’umanità sola, che comprendesse pure i 200 morti di Madrid. Devo essere smentita dal mio presidente del Consiglio, pensa te. Con quale argomento? “Ma no, gli arabi mica sono abbastanza svegli da uccidere 200 persone a Madrid!” E io che dirò, quando me ne chiederanno conto?

Cartoline
Ricevia…

Cartoline
Riceviamo questo strano videomessaggio dall’aria alquanto misteriosa. Vedete un pò voi…

La Vita d’Esame.

La Vita d’Esame.
Calma piatta nei mari di Ciccsoft. E’ tempo di Esami. Inesorabili come una scagazzata d’uccello sul vestito nuovo, arrivano minacciosi con la loro Scure, ad accettare il Tempo Libero. Sanguinante e mozzicato delle sue meningi, questi si trascina gocciolante in un cantuccio delle nostre case, e dopo essersi medicato con stoffe di divx e mp3, si fa vedere in giro solo raramente, in special modo la notte, nei weekend. La Vita d’esame è un test mentale, un briefing continuo con i propri nervi, un faccia a faccia snervante con le lancette dell’orologio, una pericolosa deriva per la nostra alimentazione. Come lupi incarogniti, ci ritiriamo nelle nostre tane, circondandoci di patatine e nutella, più pirofile di caffè, in tipico stile metropolitano, con cui affronteremo le notti insonne sui libri polverosi. Chiudiamo le finestre, per non farci distrarre dalla luce del Sole primaverile, come lenzuoli pallidi ci afflosciamo sulle sedie, pronti ad assimilare come macchine lo svolgimento degli esercizi. Il colorito bianco e le pupille dilatate sono chiari sintomi della solitaria Vita d’Esame. Un antidoto vano può essere lo Studio di Gruppo sui tavoli della Facoltà: l’iniziale sensazione di euforia derivante dalla Boria generale, tuttavia, sarà subito sostituita da un vortice di depressione e inquietudine comune, in cui ciascuno del gruppo, finito di sparare battute e motti di spirito, vi getterà le proprie ansie. Chi ride troppo prima di un esame, o non deve fare un esame o inconsciamente sa che verrà fottuto. Almeno, questa è la mia (invidiosa) teoria. Il nostro sistema nervoso va in pappa, ma non ce ne curiamo, lo restaureremo solo alla fine della sessione, con un sovradosaggio di cazzeggio puro e spinto. Tipiche della Vita d’esame sono le Promesse In Caso di. Se si riesce a farsi autografare il libretto dai professori, promettiamo imprese memorabili. Lanciare intere cartelle di appunti fuori dal tettuccio dell’auto lungo la Superstrada Ferrara-Lidi, è un’immagine che provoca in me goduria e appagamento. Vedere i fogli volare via, nel vento, e io che pigio sull’acceleratore…mitico… Si esorcizza come si può.

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