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Parco Pollino, 3 le vittime pugliesi: 2 giovani modelle e un poliziotto. Ritrovati vivi i ventenni dispersi

Gianfranco Fumarola di Cisternino, aveva 43 anni ed era un agente di polizia penitenziaria. La 27enne Miryam Mezzolla era di Torricella, la 31enne Claudia Giampietro di Conversano


Sono tre le vittime pugliesi della strage sul Pollino, dove lunedì 20 agosto alcuni escursionisti sono stati travolti dalla piena del torrente Raganello. Sono di Conversano (Bari), Cisternino (Brindisi) e Torricella (Taranto) tre dei nove morti accertati.
La vittima di Cisternino si chiamava Gianfranco Fumarola, aveva 43 anni ed era un agente di polizia penitenziaria. E’ morto in ospedale a causa di un trauma toracico. Era in escursione nel Raganello con i figli di 11 e 12 anni, che si sono salvati probabilmente proprio grazie al padre. Fumarola era in servizio nel carcere di Taranto e aveva tre figli maschi.
La moglie Cinzia, calabrese e insegnante di scuola primaria, aveva deciso con il figlio di 4 anni di non partecipare all’escursione. Assieme a loro c’era la nipote dell’uomo.”L’ipotesi è che, come farebbe ogni padre, prima di essere trascinato dall’ondata di piena abbia salvato i due figli, che sarebbero stati trovati dai soccorritori attaccati a dei rami o a delle rocce”, spiega il sindaco di Cisternino, Luca Convertini.
Le altre due vittime sono due giovani modelle: la 27enne Miryam Mezzolla di Torricella e la 31enne Claudia Giampietro di Conversano. Le due erano molto amiche ed erano partite insieme.
Invece sono stati rintracciati e sono in buone condizioni, tre giovani pugliesi di 21, 22 e 23 anni, che erano stati inseriti nella lista delle persone disperse dopo la piena del torrente Raganello.
I tre si erano accampati in località Valle d’Impisa, una località a monte della zona del disastro e dove i cellulari non hanno campo. A dare notizia del loro ritrovamento è stata un’amica che attraverso un twitter ha informato le forze dell’ordine dicendo “sono vivi”.

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