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Papa Francesco ad Alessano e Molfetta nel nome di don Tonino Bello, "Profeta di speranza"

Prima tappa in Salento per una preghiera sulla tomba di don Tonino nel 25esimo anniversario della sua morte, poi il trasferimento a Molfetta per la messa sul porto. Oltre 40mila fedeli hanno accolto Bergoglio
Papa Francesco è in Puglia per celebrare don Tonino Bello. Prima tappa ad Alessano dove il Pontefice ha pregato sulla tomba di Don Tonino nel venticinquesimo anniversario della sua morte, prima di ripartire alla volta di Molfetta, la città di cui Don Tonino fu vescovo.
Sulla tomba c’è scritto, semplicemente, “Don Tonino Bello, terziario francescano, vescovo di Molfetta-Rivo-Giovinazzo-Terlizzi”. Dopo aver pregato per cinque minuti davati alla tomba, il Papa si è raccolto in preghiera anche davanti alla vicina tomba della madre del presule. Francesco ha poi salutato nel cimitero un gruppo di familiari di don Tonino, i fratelli Trifone e Marcello e i nipoti con i rispettivi figli, scambiando con tutti strette di mano, parole di ricordo del vescovo scomparso 25 anni fa, e accarezzando e baciando i bambini.

Bergoglio ha voluto, poi, ricordare don Tonino davanti a 20mila fedeli: “Capire i poveri era per lui vera ricchezza. Aveva ragione, perché i poveri sono realmente ricchezza della Chiesa. Ricordacelo ancora, don Tonino, di fronte alla tentazione ricorrente di accodarci dietro ai potenti di turno, di ricercare privilegi, di adagiarci in una vita comoda”.
“Cari fratelli e sorelle, in ogni epoca il Signore mette sul cammino della Chiesa dei testimoni che incarnano il buon annuncio di Pasqua, profeti di speranza per l’avvenire di tutti”. Con queste parole ha concluso il suo discorso papa Francesco.”Dalla vostra terra Dio ne ha fatto sorgere uno, come dono e profezia per i nostri tempi. E Dio desidera che il suo dono sia accolto, che la sua profezia sia attuata”, ha sottolineato.

Papa Francesco a Molfetta per don Tonino Bello: l’abbraccio di 60mila fedeli

Il Pontefice, dopo la preghiera sulla tomba del “servo di Dio”, ha incontrato una famiglia di rifugiati siriani, venti ammalati e alcuni migranti ospiti in strutture di accoglienza della zona. Tra i doni consegnati c’è un quadro in argento, che raffigura la Vergine de Finibus Terrae venerata a Santa Maria di Leuca, una Fraula in legno di ulivo della Fondazione Don Tonino e una raccolta di denaro fatta dalla Diocesi Ugento-Santa Maria di Leuca, di cui è vescovo monsignor Vito Angiuli.
Il Papa, poi, è volato a Molfetta dove è  stato accolto dagli applausi e da un boato della folla festante.Dalle prime ore del mattino la città è invasa da fedeli – se ne stimano almeno 40mila – che attendono nei settori dedicati attorno al palco e lungo il tragitto della papamobile. Dai balconi

e dalle finestre sono esposti palloncini e fiori bianchi e gialli e striscioni di benvenuto a “Francesco, con don Tonino nel cuore”.
Oltre che da una massiccia presenza di forze dell’ordine, la sicurezza e l’assistenza ai partecipanti all’evento è garantita da almeno 200 volontari. La messa è accompagnata dalle note del coro e dell’orchestra diocesani, composta da circa 120 elementi e diretti da Lucia De Bari.

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