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Palazzo Rhinoceros: vivere immersi nell’arte

“L’arte è presente attraverso i negozi, attraverso le esposizioni nei diversi spazi, attraverso le esposizioni degli artisti presenti nei piani, deve invadere i cavedi, le scale, gli ascensori…”. Jean Nouvel

Abitare in un Palazzo dell’Arte, circondati da bellezza, creatività e design: accade a palazzo Rhinoceros, progettato e arredato dall’architetto premio Pritzker Jean Nouvel ai confini dei Fori Imperiali, incastonato tra l’Arco di Giano e il Palatino in quell’area, il Velabro, in cui secondo la leggenda fu ritrovata la cesta con i gemelli Romolo e Remo. In questo polo culturale voluto dalla Fondazione Alda Fendi – Esperimenti, inaugurato nel 2018 all’insegna della contaminazione tra diverse discipline artistiche, Italy Sotheby’s International Realty propone ora in locazione sette appartamenti con un concept unico.

L’edificio di otto piani ospita una galleria d’arte con ristorante, spazi espositivi, residenze di pregio e terrazze con affacci spettacolari sulla Roma antica. «Mi piacciono le situazioni un po’ speciali: questa è una di quelle. In questo edificio si intrecciano la vita quotidiana e di quartiere e quella artistica, di pura creatività di un centro che sta nascendo in un punto di grande fascino storico», spiega Jean Nouvel, che qui ha dato vita a un capolavoro in bilico tra conservazione e innovazione. All’esterno, l’architetto ha riportato in vita il fascino originario del palazzo seicentesco attraverso un attento restauro, mentre all’interno ha recuperato gli ambienti aggiungendo elementi completamente nuovi, come i blocchi d’acciaio che in varie declinazioni racchiudono e nascondono elementi abitativi, cucine, bagni o armadi.

Ogni residenza è identificata da un nome, la parola “pensiero” tradotta in altrettante lingue, inciso sulla porta con una poesia-haiku, entrambi pensati da Raffaele Curi, ideatore della linea artistica della Fondazione Alda Fendi – Esperimenti. In ogni appartamento il design, gli arredi e la domotica garantiscono comfort ed estetica, mettendo in risalto il patrimonio storico preservato, che emerge dalle patine dei muri a rivelare i diversi strati di pittura e installazioni di pannellature artistiche che ritraggono gli ambienti stessi prima della ristrutturazione, dei trompe-l’oeuil che catturano la luce naturale come riflettori. Il risultato è una stratificazione “d’autore” di epoche e stili che sorprende e conquista.

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