EXITO STYLE

Padre, madre e figlio trovati morti nell'Alessandrino uccisi dalle esalazioni della caldaia

A Vignole Borbera: il decesso forse risale alla notte scorsa

Tre persone sono morte a Vignole Borbera, in provincia di Alessandria, a causa di una intossicazione da monossido di carbonio della stufa. Si è trattato probabilmente di un malfunzionamento di una caldaia a metano che ha sprigionato le esalazioni di monossido. Luca Baroni. 47 anni si trovava in casa con il figlio Mattia di 19 anni e la sua compagna di Mariangela Mele di 44. Sono una famiglia molto conosciuta in paese, la donna si era trasferita da poco in località Molino e lavorava come parrucchiera a Gavi. Si è salvata la sorellina del ragazzo che in quel momento non si trovava in casa.
L’allarme è scattato intorno alle 15 dopo che i famigliari hanno provato a contattare l’uomo e il figlio di lui senza successo. I vigili del fuoco hanno dovuto forzare la porta per entrare nell’appartamento ma il decesso potrebbe risalire alla scorsa notte. Sul posto con i vigili del fuoco stanno operando i carabinieri. E’ intervenuto anche il 118.
Il figlio

Padre, madre e figlio trovati morti nell'Alessandrino uccisi dalle esalazioni della caldaia

La compagna

Padre, madre e figlio trovati morti nell'Alessandrino uccisi dalle esalazioni della caldaia

Vittima

di un’intossicazione da monossido di carbonio anche una coppia di anziani coniugi  a Dignano (Udine). Il monossido  si è  sprigionato probabilmente dagli apparecchi a gas con cui veniva riscaldata l’abitazione.
A trovare i corpi della coppia, riversi a terra, è stata questa mattina la figlia. Sul posto sono intervenuti i Vigili del fuoco del comando di Udine e i sanitari, i quali non hanno potuto fare altro che riscontrare la morte di entrambi.

POST A COMMENT