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Ostia, ballottaggio Di Pillo (5S)-Picca (FdI). Ma trionfa astensionismo: alle urne solo uno su tre

Nelle elezioni del presidente del decimo municipio, l’affluenza crolla di 20 punti rispetto alle comunali. Allagamenti e blackout in alcuni seggi. Pd fuori dai giochi, cresce CasaPound
Come da pronostico della vigilia ci sarà un ballottaggio tra Giluliana di Pillo, candidata del Movimento 5 Stelle, e Monica Picca di Fratelli d’Italia per la presidenza del Municipio X di Roma, quello di Ostia. Quando lo scrutinio del primo turno raggiunge 182 delle 183 sezioni, l’esponente grillina si attesta al 30,33%, mentre Picca insegue con poco più di tre punti percentuali di distacco, aggirandosi attorno al 26,68%. Ma pesa l’astensionismo, che ha tenuto lontani dalle urne due elettori su tre.
Fuori dai giochi il Pd che, con Roberto Giachetti che già nella notte ammette: “Ostia per noi è una missione impossibile”. Alla fine il candidato dem Athos De Luca ottiene il terzo posto sul litorale col 13,62% ma trema a lungo per la forte ascesa il consenso di Casapound. Il movimento di estrema destra, che alle scorse comunali non è andato oltre l’1,85%, raggiunge il 7,65% e il suo candidato Luca Marsella supera addirittura il 9%. L’ex vice parroco Franco De Donno conquista un ottimo piazzamento (8,57%) seguito dall'”autonomo” Andrea Bozzi (5,53%), entrambi leader di due forze molto radicate sul territorio.
La pentastellata Giuliana Di Pillo ha 55 anni, insegnante di sostegno, ex consigliera municipale all’opposizione già durante l’amministrazione dell’ex minisindaco dem Andrea Tassone, arrestato per Mafia Capitale e condannato a cinque anni. Poi anche delegata al litorale della sindaca Virginia Raggi. Monica Picca, di Fratelli d’Italia, 46 anni, professoressa di lettere al liceo. Uno scontro in rosa, dunque

Ostia al voto dopo il commissariamento per mafia, alle urne nonostante il nubrifragio

· L’ASTENSIONISMO
Urne disertate a Ostia al primo turno delle elezioni del minisindaco del  Municipio sciolto per infiltrazioni mafiose nel 2015. L’affluenza finale è del 36,15%, ben 20 punti percentuali in meno del primo turno delle comunali del 2016 quando la partecipazione era stata del 56,11%.  Hanno votato 67.125 persone su 185.661 aventi diritto, a fronte di 231 mila residenti nel territorio: in pratica quasi 2 elettori su tre sono rimasti a casa. Dai primi dati che arrivano dalle 183 sezioni nei comitati elettorali dei 9 sfidanti, la partecipazione sarebbe stata più alta sul lungomare, con punte di affluenza superiori al 40% mentre nell’entroterra ci sarebbero delle sezioni attorno al 30%.
Numerosissimi, dunque, gli astenuti, proprio come ci si aspettava. Situazione resa ancora più pesante a causa del maltempo che ha colpito il litorale e le zone limitrofe nel primo pomeriggio di domenica. I cittadini sono andati al voto in un municipio allagato dal nubifragio del primo pomeriggio, che in alcuni casi ha reso necessario l’intervento dei vigili del fuoco, anche in qualche seggio, allagato o rimasto al buio, come a via delle Sirene, a via Visconti e corso Duca di Genova dove si è votato con le candele
Alle 19 avevano votato in 53.233, circa il 28,67% degli aventi diritto. Alle 12 erano in 20.223, cioè il 10,89%. Alle scorse amministrative del 5 giugno 2016 l’affluenza alle 19 era stata del 39,34%.
“L’astensionismo ormai credo sia fisiologico. Nonostante il municipio venga da un lungo commissariamento c’è molta aspettativa ma anche molto disincanto da parte arte di molte persone che votano forse alle politiche e alle comunali. Nonostante tutto siamo fiduciosi”. Commenta il consigliere di Fdi, Andrea De Priamo, a pochi minuti dalla chiusura dei seggi elettorali nel municipio di Ostia.
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Sfida in rosa tra M5s e FdI
In mattinata avevano tutti votato nei rispettivi seggi – eccetto Athos De Luca, che non vota qui, ma che si è comunque recato nel seggio di Lido di Ostia –  i nove candidati alla presidenza del X municipio, commissariato dal 2015 in seguito al suo scioglimento per infiltrazioni mafiose. Sono poi 372 gli aspiranti consiglieri e ben 16 le liste in corsa per sedere nel palazzo dell’ex governatorato.

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